Il Palermo di Dionisi, tra continuità e rivoluzione

Il Palermo di Dionisi, tra continuità e rivoluzione

Con l'annuncio ufficiale della separazione professionale tra Michele Mignani e il Palermo, si avvicina sempre più l'approdo di Alessio Dionisi sulla panchina rosanero. Un tecnico giovane, frizzante, dalle idee moderne e dalla personalità necessaria ad assumersi un incarico delicato come quello di rilanciare il Palermo ai vertici della serie B, dopo due stagioni altalenanti.

Un nuovo mister significa ovviamente cambiamento su più fronti, e tra le altre cose significa possibili nuove opportunità per calciatori immaginati da tutti già con le valigie in mano e che invece potrebbero ritrovare nuove prospettive in rosanero. 

Dionisi, nella sua breve carriera da allenatore, ha già avuto a che fare con alcuni calciatori del Palermo protagonisti del campionato appena concluso, e che in passato, sotto la guida del tecnico toscano, hanno saputo offrire prestazioni stagionali memorabili; uno su tutti Leonardo Mancuso, capocannoniere della serie B vinta dall'Empoli di Dionisi nel 2021, ma anche Leo Stulac, direttore d'orchestra inamovibile in quel centrocampo empolese.

Attraverso un atteggiamento spregiudicato e votato all'attacco, Dionisi solitamente propone un 4-3-3, che può mutare in 4-2-3-1, dove la rapidità e incisività degli esterni diventa elemento cardine nello sviluppo di un gioco che punta a lasciare ampio spazio di manovra ai giocatori offensivi. In questo senso, le ali che nel Palermo degli ultimi anni spesso sono state sacrificate e limitate da uno stile di gioco forse troppo articolato, potrebbero trovare con il nuovo tecnico le condizioni ideali a dare libero sfogo alle proprie qualità. Elementi come Di Mariano e Di Francesco, e volendo anche Insigne, pur avendo indubbie doti tecniche e non solo, sono spesso sembrati ingabbiati in schemi eccessivamente rigidi. La speranza è che l'avvento di Dionisi possa portare aria salubre e nuova linfa vitale al Palermo in primis e a molti calciatori apparsi copie sbiadite di quelli apprezzati in passato