Amarcord 1978/79: dalla "bicicletta" di Chimenti, alla finale di Coppa persa contro la Juve

Nella grande enciclopedia rosanero, alla voce bicicletta corrisponde inevitabilmente il nome Chimenti, un calciatore che ha disputato un paio di campionati con il Palermo sul finire degli anni settanta,  e spesso si  esibiva in campo con una spettacolare giocata che venne subito battezzata, appunto,  "la bicicletta". Vito Chimenti è arrivato a Palermo nel 1977. La squadra era in serie B e l'allenatore era Veneranda. Veniva dalla serie C, avendo giocato nel Matera, e considerato il suo estro, l'allenatore gli concesse libertà in campo, e quindi, se voleva, poteva provare a fare, anche in serie B, "la bicicletta". Ma proviamo a spiegare, per chi non ha avuto il piacere di vederlo dal vivo, in che [caption id="attachment_3106" align="alignright" width="200"]Chimenti fa la bicicletta Chimenti fa la bicicletta[/caption] cosa consisteva questo gesto tecnico. In pratica, quando lui correva palla al piede ed era contrastato da un avversario, riusciva col tacco ad alzare il pallone da dietro,  superando così il difensore di turno con un pallonetto che andava ad atterrare qualche metro più avanti, dove lui, con uno scatto, andava a riprenderlo, lasciando sul posto l'esterrefatto antagonista. Certo, forse la spiegazione non riesce perfettamente a rappresentare la "magia" di questo "gioco tecnico", ma vi assicuriamo che piaceva tanto. Lui in ogni partita tentava questa spettacolare esibizione un paio di volte, ed il pubblico, che aspettava questi momenti, lo gratificava con scroscianti applausi. Guardando la fotografia a lato, forse si può intuire qualcosa. Vito Chimenti è stato intervistato da Roberto Pedivellano, che cura la rubrica “Amarcord – Rosanero Storia” per conto di “Rotocalcio”, la trasmissione televisiva che va in onda ogni martedì su TeleOne, condotta da Michele Sardo e Toni D’Anna. L'ex attaccante ha ricordato con un po' di emozione i due campionati giocati in maglia rosa, nei quali ha segnato 29 gol: 16 nel primo e 13 nel secondo. Inoltre ha tirato fuori [caption id="attachment_3107" align="alignright" width="336"]La formazione della finale di Coppa Italia 1978/79 La formazione della finale di Coppa Italia 1978/79[/caption] dal cassetto dei ricordi quella finale di Coppa Italia 1978/79, giocata contro la Juventus, che i rosa avevano conquistato dopo avere eliminato nei quarti e in semifinale Lazio e Napoli. Lui, Chimenti, in quella memorabile partita segnò il gol del 1-0, che resse fino allo 83', quando arrivò il pareggio di Brio. Il Palermo poi perse questa seconda finale di Coppa Italia perché, nei tempi supplementari, arrivò un gol di Causio al 117'. Un vero peccato, anche perché il giocatore barese si era infortunato alla fine del primo tempo, e quindi alla squadre venne a mancare il suo apporto per il resto della partita. Chimenti ha espresso a Pedivellano il suo rammarico per questo infortunio, ma ha assicurato che davvero il ginocchio non ha retto, allontanando con forza qualche sospetto che allora aleggiò sul suo forfait. Alla fine Chimenti ha ribadito che ha uno splendido ricordo di Palermo e del calore dei tifosi rosanero, che ricorda sempre con piacere, confermando che i due anni trascorsi a Palermo sono rimasti nel suo cuore.

Pippo Maniscalco

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