Zamparini e la sua incoerenza: le frasi storiche
Nei quindici anni in cui è stato alla guida del Palermo, Maurizio Zamparini ci ha regalato tantissime "perle" di stravaganza e contraddizione

Per raccontare cosa è stato per il Palermo ed i suoi tifosi Maurizio Zamparini non basterebbe una giornata intera; riassumere i suoi 15 anni di presidenza in una sola spiegazione è un'impresa ardua. Checchè se ne dica, infatti, l'imprenditore friulano ha fatto vivere ai supporters rosanero gli anni più trionfali della storia del club. D'altro canto, gli errori a livello gestionale, soprattutto negli ultimi anni, non possono passare inosservati, dato che a causa di essi è nato quel disinammoramento generale nei suoi confronti.
Zamparini verrà ricordato per aver fatto risorgere una società in crisi, per aver allevato e fatto esplodere talenti di livello internazionale, per aver fatto vivere il sogno della finale di Coppa Italia a migliaia di persone; Zamparini, verrà ricordato anche, però, per il suo essere contradditorio e delle volte stravagante.
Qualche mese fa, la celebre rivista francese France Football (quella che ogni anno assegna il Pallone d'Oro, per intenderci) stilò un elenco delle "migliori" 10 frasi pronunciate dal presidente Maurizio Zamparini, nel corso delle sue infinite interviste. Che avesse la fama di mangia-allenatori era risaputo, ma che arrivasse fino in Francia, di certo non ce lo aspettavamo.
Vediamole, insieme ad altre frasi celebri, cercando di ripercorrerle in ordine cronologico:
Ballardini (2008/2009): "Adesso che ho trovato il tecnico giusto non ho nessuna intenzione di lasciarmelo scappare. Anzi, spero che Ballardini resti con noi per i prossimi cinque-sei anni..." il tecnico ravvenate andò via al termine di quella stagione.
Nella stagione 2010/2011 esonerò Delio Rossi dopo lo 0-7 casalingo contro l'Udinese, al suo posto fu scelto Serse Cosmi: "Io mi sono pentito di aver chiamato Cosmi già dopo la partita col Genoa, avevo capito che con lui le cose sarebbero peggiorate”. Tornò allora sui suoi passi, richiamando Rossi: “A Rossi do carta bianca e non gli dirò più nulla. Se vuole mettere Miccoli in porta, faccia pure..." Delio Rossi lascerà al termine del campionato, dopo aver perso in finale di Coppa Italia contro l'Inter.
Nella stagione 2011/2012 scelse come allenatore Stefano Pioli, che venne esonerato ancor prima di iniziare la stagione, reo di aver fallito il preliminare di Europa League contro il Thun; al suo posto venne promosso in prima squadra l'allenatore della Primavera Devis Mangia, che all'esordio in Serie A battè l'Inter: "Ho già dato mandato a Sogliano (l'allora ds, ndr.) di rinnovare il contratto di Mangia. Spero che il Palermo diventi l’Arsenal del calcio italiano e che Mangia diventi il nostro Wenger". Mister Mangia, con tanto di panettone portato in conferenza poco prima della sosta invernale, non arrivò a Natale.
Anni dopo, Zamparini tornando a parlare della vicenda dirà: “Pioli? Mi sto mangiando il secondo testicolo per averlo lasciato andare. Il primo l’ho già mangiato”.
Parentesi a parte merita il rapporto con mister Iachini, il figliol prodigo: "Iachini, per intelligenza tattica e perseveranza. mi ricorda Simeone dell’Atletico Madrid. Iachini per me è come un figlio, l’ho inventato come allenatore e non lo licenzierò mai" - siamo sicuri? - " Iachini è un deficiente, a causa sua la squadra gioca male, è diventato pazzo" - e ancora - "Ho visto una squadra senza palle. Iachini merita calci nel sedere, ho visto un atteggiamento timoroso" beh sappiamo tutti come si è conclusa la storia lo scorso anno. Ma ancora prima che la stagione si chiudesse, dopo aver chiamato Walter Novellino, disse: “Prima ad esonerare gli allenatori ero io, adesso se ne vanno da soli. Vedremo che succederà con Novellino, al momento sono molto scettico rispetto all’ipotesi salvezza”.
Lo scorso campionato poi il Palermo si salvò all'ultima giornata, sulla panchina sedeva nuovamente Davide Ballardini, che quest'anno, alla prima giornata ed a mercato ancora aperto, perse contro il Sassuolo: “Ballardini vuole rinforzi? Lui deve imparare a tenere la bocca chiusa e deve far parlare i fatti”.
Chiudiamo il capitolo allenatori, anche perché Zamparini non è solo questo, è anche uno informato su tutto ciò che riguarda il calcio, dalla FIFA al mercato:
“Hanno eletto Gianni Infantino (presidente FIFA dal 2016) si vede che ha comprato più voti dello sceicco Salman”.
“Allegri sta distruggendo Dybala. Paulo è il calcio, Allegri no”.
“A Palermo c’è chi mi contesta, ma quelli non sono Palermo. La vera Palermo mi abbraccerebbe anche se retrocedessimo”.
“Secondo me Ibrahimovic è geloso di Pastore. Non perché lo odia, ma perché vuole brillare solo lui. Ha massacrato la Juve, ha massacrato l’Inter, ha massacrato il Milan e adesso sta massacrando Pastore”.
“Il Milan è venuto da me e mi ha offerto 25 milioni per Franco Vazquez. Io ho detto che da 30 in su possiamo parlarne“ ( per quanto è stato venduto Vazquez quest'estate?).
Vogliamo chiudere questo magnifico elenco con la "Trilogia Belotti":
Belotti 1 (inizio calciomercato): "Belotti è il nostro centravanti e non si muove abbiamo puntato molto su di lui e non vogliamo privarcene. Stiamo acquistando un’altra punta. Per Belotti non ho ricevuto nessuna richiesta, è parte importante del progetto di Iachini"
Belotti 2 (fine calciomercato, Belotti ceduto al Torino): "Non ho sbagliato a venderlo. Quando un giocatore manifesta la volontà di andare via, bisogna cederlo, altrimenti non rende più sul campo. Auguro una luminosa carriera a Belotti, però devo ammettere che è un attaccante che ancora si deve formare. Personalmente penso sia più forte il serbo che abbiamo preso l’altro ieri, Djurdjevic"
Belotti 3 (scorsa stagione, Belotti segna con continuinità): "Su Belotti mi sono sbagliato, non faccio fatica ad ammetterlo, è fortissimo. Purtroppo mi sono fidato delle relazioni della guida tecnica di allora (Giuseppe Iachini, ndr) che sosteneva fosse scarso - ma non era importante per il progetto di Iachini?! - e poi il ragazzo aveva un procuratore che da un anno spingeva per la cessione"
A tutte queste storiche dichiarazioni, potremmo aggiungere anche i celebri proclami che faceva ad ogni inizio di stagione: "Questo è il Palermo più forte che ho mai avuto" salvo poi chiudere la stagione a metà classifica o a ridosso della zona retrocessione; per non parlare, nell'ultimo periodo in particolar modo, gli annunci relativi alla cessione della società più che imminente a chissà quale investitore straniero: arabi, americani, inglesi, cinesi, kazaki e via dicendo... i quali, avrebbero sicuramente investito nel Palermo Calcio e realizzato centro sportivo e stadio.
Ed è di qualche mese fa la sua uscita su un quotidiano locale: "Arriveremo decimi". Ma ancora c'è tempo, magari questa volta c'azzecca...