Manifesto Mignani

Manifesto Mignani

La difesa a 3, il trequartista, le due punte. Potremmo sintetizzare così il primissimo manifesto di Michele Mignani a Palermo. Non quello definitivo, ma certamente utile per riconoscere alcuni tratti dell'idea tattica di cui il nuovo allenatore rosanero vuole vestire la sua squadra.

L'importanza dell'equilibrio, in primo luogo. Per questo l'impiego di tre centrali, pur con uno dei braccetti, Salim Diakité, abile a staccarsi per occupare l'out di destra. Il ritorno di Lucioni, anche se mordi e fuggi - vista la squalifica per somma di ammonizioni - ha permesso al tecnico genovese di restituire a tutta la fase difensiva quella compattezza dimenticata diversi mesi fa: non è un caso che, per una volta, i due gol subiti dalla Sampdoria non siano stati causati direttamente dagli effettivi di movimento della retroguardia.

L'altra novità, che al contrario della difesa a 3 sarà certamente riproposta, è rappresentata dal ruolo centrale del trequartista nella fase di possesso. Sabato al Barbera lo ha interpretato bene Federico Di Francesco: giocatore rapido, brevilineo, tecnico. Uno che, insomma, per caratteristiche e per esperienza pregressa, sa come si fa. Che sia Di Francesco, o – non appena tornerà disponibile – Filippo Ranocchia, un assunto resta: con Mignani il rifinitore che sappia cucire i reparti e le trame nelle zone centrali del campo ci sarà. Troppo importante nella costruzione di un gioco che tende spesso alla verticalità per innescare gli attaccanti.

È questo plurale l'altro grande inedito che già contro i blucerchiati abbiamo apprezzato: Brunori non soffrirà più di solitudine. Contro Pirlo, il partner in crime del capitano è stato Leonardo Mancuso, tornato al gol dopo cinque mesi. Coppia che sembra ben assortita per via delle peculiarità complementari dei due: il primo, grande tecnica e fiuto del gol, il secondo, grande corsa e finalizzazione. E alla finestra c'è sempre Edoardo Soleri, che scalpita soprattutto perché dopo quasi due anni e una manciata di maglie da titolare può tornare a sperare di avere, finalmente, le sue legittime occasioni per svestire i panni di super riserva.