Luci ed ombre. Foggia-Palermo, le pagelle

Luci ed ombre. Foggia-Palermo, le pagelle

 

Contro un Foggia (a onor del vero) decimato da assenze importanti, il Palermo conquista i primi tre punti della sua stagione, al termine di una partita decisa dagli episodi ma vinta comunque con merito dai rosanero. Passata in svantaggio anche stavolta, la squadra di Tedino ha saputo reagire riuscendo, a differenza delle precedenti uscite, a completare la salita.

 

Decisivo ai fini della vittoria è stato Trajkovski (7), Torero Camomillo dei nostri tempi. Come Bercellino II il macedone vive di sprazzi ma quando si accende fa male: prima propizia il gol assegnato a Salvi (6 +), autore di una prova convincente sulla destra, con una punizione venefica; poi suggella con un bel tiro da fuori imparabile per Bizzarri, il successo rosanero. In mezzo, diversi pericoli creati, come quello d’inizio match, propiziato da un lancio illuminante della sorpresa di giornata Pirrello (6,5). Il difensore alcamese gioca una buonissima partita, non sbagliando praticamente mai in difesa e assumendosi le sue responsabilità in fase di costruzione, senza sfigurare al cospetto dei suoi compagni di reparto Bellusci (6) e Rajkovic (6) non sempre brillantissimi nell’arco dei 90’ ma comunque efficaci nei momenti decisivi della gara.

 

Si Salvi Tedino

 

Importante nell’economia della gara è stato anche il contributo di Brignoli (6,5) che ha riscattato la frittata sulla punizione (centrale e potente il giusto) di Kragl, con una parata sontuosa su un tiro a giro di Deli e con delle ottime uscite durante il forcing finale dei “Satanelli”. Viceversa intangibile è stato l’apporto di Puscas (5) alla partita. Il centravanti rumeno, oltre che essere avulso da una manovra a onor del vero non particolarmente brillante all’interno quale il capitano di giornata Jajalo (6 -) si è limitato a fare il compitino didascalicamente, si è mosso il giusto ma senza particolar criterio, facendosi vedere molto poco, un po’ come il “rivale” Nestorovski (s.v) quando è in giornata no. Discorso più o meno simile vale anche per Falletti (5,5) che ha corso tantissimo ma a testa bassa, cercando di rendersi pericoloso con tentativi dalla distanza in versione “Cesar Prates”.

 

Nella lista dei “generosi senza costrutto” rientrano anche Haas (6 -) e Mazzotta (6 ). Lo svizzero si è mosso molto ma ha supportato poco nelle due fasi di gioco, dimostrando di non poter fare propriamente il filtro che ha poi fatto e di solito fa il, quest’oggi subentrato, Murawski (6); il terzino palermitano ha corso tantissimo e dato tutto, venendo per questo sostituito da un Aleesami (6) più partecipe alla fase difensiva, senza però brillare: l’aver guadagnato la punizione da cui è scaturito il pari e le circostanze che son derivate, gli evita il segno meno in pagella.

 

Il Palermo espugna lo Zaccheria Tedino salvo

 

Non son mancate né luci né ombre per il Palermo (6 +) cui va comunque riconosciuto il merito di aver saputo rialzare la testa e soffrire quando è stato necessario: i rosanero hanno dimostrato di saper reagire, ma bisogna lavorare affinché si passi dalla reazione costante all’azione. Questo sarà il punto focale sul quale dovrà lavorare Tedino (6), che rispetto alla stagione scorsa in merito alle scelte iniziali di formazione è decisamente meno prudente. Se questa squadra dovesse trovare quell’identità di gioco che sta alla base del lavoro tecnico del mister trevigiano, con le individualità di cui dispone, può aspirare ad un campionato di livello.