Faggiano: "La società è soddisfatta, sapevamo di aver allestito una buona squadra"
Faggiano: "La società è soddisfatta, sapevamo di aver allestito una buona squadra"
Il ds del Trapani ha parlato del soddisfacente campionato dei suoi uomini che, adesso, si giocheranno il tutto e per tutto per la promozione in serie A
Il Trapani ha centrato l'obiettivo play off e pregusta la promozione in serie A. Il direttore sportivo dei granata, Daniele Faggiano, è stato raggiunto da "Tp24.it" e ha commentato la stagione condotta fin'ora dalla sua squadra: "Sono ampiamente soddisfatto delle belle pagine di sport che la squadra ha scritto. Come società ci togliamo soddisfazioni giorno per giorno. In verità, il Trapani di quest'anno, alla terza partecipazione in cadetteria, è stato costruito per raggiungere traguardi ben precisi e non sfigurare. Ero convinto che potevamo fare bene e mi aspettavo questo exploit e di non demeritare davanti a nessuno avversario. Il terzo posto rimarrà negli annali di questa società, anche se in ben altre edizioni di Serie B con i punti che abbiamo raccolto in questa stagione ci saremmo garantiti la promozione diretta in A. Giocare gli spareggi promozione per andare in Serie A è cosa assai affascinante".
Il Trapani giocherà nel primo turno e potrebbe disputare la finale nel suo stadio: "Questi spareggi sono partite da "tripla". Qualunque squadra si incontri in questo impervio cammino e in qualsiasi giorno si giochi, riposo o non riposo non cambia nulla. Agevolazioni non ne vedo in tal senso".Stagione sorprendente o prevedibile? - "Non me l'aspettavo ma sapevo che avevamo allestito una buona squadra. Pensavo di non poter competere con squadroni come Cagliari, Cesena, Crotone, Bari e Pescara, ma essere immediatamente a ridosso delle prime della classe. Non ho rimpianti nel girone d'andata malgrado infortuni e sfortuna. Vuol dire che amalgamare un gruppo di calciatori richiedeva tempo".Faggiano e Cosmi: "Il rapporto col mister è giornaliero, sincero ed onesto. Quando c'è da discutere si discute e quando capita la sera ci andiamo a mangiare una pizza io e lui. E si vede che spesso ceniamo fuori. E' una società atipica, fluida perchè il presidente vive in Spagna e il dirigente e il direttore sportivo sono solo due. Mi confronto ogni giorno con la squadra e con l'allenatore. Da una parte può andare bene, dall'altra forse va male soprattutto perchè tutte le responsabilità ricadono in me. Ma io lo dico sempre che sono robusto apposta perchè bisogna avere le spalle larghe per potere fronteggiare le situazioni".Il tecnico e la società: "Preferisco la gente vera che parla chiaro e dice le cose in faccia, piuttosto che coloro che parlano alle spalle. Il Trapani è una famiglia e Morace quando ci nega qualcosa fa capire pure il senso. Adesso c'è il figlio di Vittorio Morace che si è avvicinato a noi ed è nuovo amministratore della società. Ci sentiamo tutti utili e parte integrante in questa famiglia. Per fare un mero esempio, la società è in possesso di una mensa più un ristorante sopra gli uffici dove i ragazzi della prima squadra, il settore giovanile, noi dirigenti e gli operai della Ustica Lines pranzano e cenano tutti assieme. E' pure un momento di aggregazione e spesso e volentieri ci ritroviamo tutti lì".
Il Trapani affronterà una tra Spezia e Cesena. Preferenze? - "E' uguale. Prima di giocare a Bari tutti pensavano che il nostro undici potesse arrivare quarto, quinto o sesto. Figuriamoci che il Pescara doveva vincere in casa col Latina, cosa che non è accaduta. I pronostici sono stati tutti sballati. Fare calcoli serve a poco in questo momento di stagione. Qualunque avversaria ci troveremmo di fronte, affronteremo la partita a viso aperto".Credit photo: Tuttomercatoweb