È il momento di Simone

È il momento di Simone

 

Le due settimane di ritiro in Sappada si sono ormai concluse, il Palermo ha fatto rientro in città e ci si prepara adesso a fare sul serio. Domani pomeriggio i rosa, come da tradizione, svolgeranno il primo allenamento a porte aperte allo stadio; un rito di iniziazione che in passato è sempre stata una costante della pre-season rosanero.

 

Domenica, invece, sempre al Barbera, si disputerà il primo test ufficiale della stagione: il match, valevole per il secondo turno di Coppa Italia, contro il Vicenza.

 

Mister Tedino ha avuto modo di lavorare e (ri)scoprire i suoi ragazzi. Tra i volti “nuovi” c'è anche Simone Lo Faso, figliol prodigo tornato a casa dopo l'anno passato alla Fiorentina, fatto di molte più ombre che luci (complice anche un grave infortunio).

 

Simone nei giorni tra le montagne friulane ha dato modo di mostrare ancora una volta le sue qualità e, se l'anno scorso con Bruno Tedino non è scoccata la scintilla, quest'anno non ci sono più scuse né per l'uno né per l'altro.

 

Al giovane palermitano va concessa una possibilità. La possibilità di sbagliare e, sbagliando, di prendere  in mano il suo Palermo. Simone merita la “10” sulle spalle, ma al tempo stesso dovrà metterci del suo: dribbling e giocate illuminanti non bastano, servono anche carisma e cattiveria agonistica.

 

Nel nuovo Palermo dei picciotti, da Accardi a Gallo, passando per capitan (?) Fiordilino, Pirrello e Mazzotta, Lo Faso deve starci obbligatoriamente.

 

Mister Tedino ha riconosciuto tante colpe nella sua passata gestione, ma anche a lui va dato il merito dell'esplosione di Nino La Gumina. L'impiego del neo attaccante dell'Empoli lo scorso anno è stato in principio graduale, poi imprescindibile; ci si augura che con Lo Faso venga fatto altrettanto, o forse anche di più, garantendogli la titolarità fin da subito e caricandolo delle responsabilità da cui ormai non può più tirarsi indietro.

 

Se lo merita, lo vogliono i tifosi: è il momento di Simone.