Cessione Palermo, segnali dalla Russia
Da mesi si alternano trattative vere, indiscrezioni, voci di popolo, ma nessuno ha dato le garanzie che Zamparini pretende
La cessione del Palermo sembra un'odissea.
Da mesi si alternano trattative vere, indiscrezioni, voci di popolo, ma nessuno ha concretamente dato le garanzie che Zamparini pretende per rilevare la società.
Almeno così riferisce il patron, che però, ci risulta, è stato vicinissimo a cedere il 50% della società a Cascio, proprio nei giorni in cui la Guardia di Finanza ha avviato indagini e perquisizioni nei suoi confronti e nei confronti del Palermo.
Un accordo che era praticamente raggiunto, con Zamparini che sarebbe rimasto padrone della metà del Palermo calcio ma che avrebbe ceduto la presidenza e quindi il comando a Frank Cascio e al suo staff, fornendo per un po' la sua consulenza come conoscitore del calcio e delle leggi sportive in Italia.
L'8 dicembre l'avvocato dell'Italoamericano, Alberto Marino, ammette: «Trattativa avviata tra le parti. Un'ipotesi seria che si potrebbe concretizzare in tempi ravvicinati. Da parte di Cascio c’è la ferma volontà di acquisire il Palermo. Lo stesso è fiducioso del buon esito della vicenda giudiziaria».
Dall'America, dunque, si resta alla finestra, nella speranza che il filo di Arianna possa essere finalmente districato.
Nel frattempo, però, cambia qualcosa. Il Palermo spadroneggia in campionato e sembra avviato verso la A, grazie ad un allenatore molto intelligente e preparato che riesce a sfruttare nel migliore dei modi la rosa messa insieme dal ds Fabio Lupo, tra cui spiccano giocatori interessanti come Gnahorè, Dawidowicz, Szyminski, Murawski, con i quali in futuro sarà possibile fare importanti plusvalenze.
La questione giudiziaria, intanto, sembra si stia incanalando bene per il Palermo. Zamparini ha messo garanzia a bilancio su alcune scoperture e ha pagato vecchi debiti con l'Iva. Appare improbabile che questo nuovo scenario non ringalluzzisca nuovamente il patron rosanero, che di certo aumenterà le pretese per una eventuale cessione, soprattutto se i giudici dovessero scagionarlo dai reati contestati.
Alla porta del patron, nel frattempo, ha bussato qualcun altro. Un'importante agenzia di mediazione finanziaria russa ha chiesto informazioni per un suo cliente interessato al club. Sarà anch'esso russo? Non è detto che sia così. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, anche se nessuna operazione potrà riprendere il suo corso o ripartire da zero, se non verrà tolta presto la spada di Damocle che da settembre minaccia la stabilità del club, ovvero il rischio fallimento.
Ed è proprio di questa mattina la notizia di una proroga voluta dai periti nominati dal tribunale.
Concesso un altro mese, nuova scadenza 28 marzo. Omero non avrebbe saputo fare di meglio.