Carlo Brandaleone: "Perinetti in visita a Palermo? Sento profumo di Frank Cascio"

Le considerazione del giornalista Carlo Brandaleone sul momento del Palermo

La stimata firma del Giornale di Sicilia Carlo Brandaleone, ospite del salotto di Rotocalcio Live, ha parlato della vittoria del Palermo contro il Genoa: "Qualcosa di positivo si era visto già a Firenze, dove il Palermo aveva tenuto bene il campo. Il Genoa può avere pagato un po’ di stanchezza per la partita giocata contro la Fiorentina pochi giorni prima, infatti, gli uomini di Juric sono andati a fiammate, ma naturalmente la maggior parte dei meriti sono della squadra di mister Corini. I rosanero sono stati bravi a sfruttare gli ultimi cinque minuti, che in questa stagione fino ad adesso sono stati fatali, ad esempio le partite contro la Sampdoria e la Fiorentina". Sul reparto difensivo: “Il numero dei gol presi parla chiaro, ci sono dei notevoli problemi in difesa. Ma il numero dei giocatori in questo reparto è completo, invece secondo me il vero problema è l’attacco. A parte Nestorovski non c’è nessun attaccante che fa gol. E per il mercato di gennaio sono preoccupato perché Sallai, Balogh, Nestorovski e Trajkovski sono tutti assistiti dallo stesso procuratore, Curkovic, consigliere del presidente, e non penso che Zamparini vada a comprare un attaccante levando visibilità a questi giocatori". Sui singoli: "Diamanti non ha i 90 minuti nelle gambe ma il Palermo deve sfruttare la sua esperienza e la sua bravura. Bruno Henrique è il calciatore con più qualità ed ha giocato sempre ad alti livelli. Deve trovare i ritmi giusti per il calcio europeo. A Genova ha operato in una posizione più avanzata e questo gli ha consentito di giocare bene. Con De Zerbi c’erano sempre 4 giocatori diversi ad ogni partita, io spero che con Corini ogni risultato negativo non corrisponda ad una rivoluzione. Henrique può essere l’uomo dell’ultimo passaggio o della giocata vincente, ha piedi molto buoni". Chi farà il mercato a gennaio?: "Adesso c’è Simic in società ma il mercato sarà fatto da Curkovic e Zamparini e se dovesse essere sempre lo stesso mercato sarà difficile salvarsi, servono calciatori pronti e di qualità. Ad esempio un giocatore a centrocampo come Cigarini, ma servono rinforzi in ogni reparto. Una società seria dovrebbe avere due o tre nomi pronti. Già nella partita di Empoli dell’8 gennaio ci dovrebbero essere i nuovi innesti in campo. Anche se non mi sembra che ci siano movimenti esaltanti ad ora”. Sul futuro societario: "Io dico che qualsiasi ciclo ha un inizio e una fine. Zamparini non è eterno. Che lui possa essersi stancato e aver tirato i remi in barca ci può stare. Ma il presidente può vendere il Palermo solo se è in serie A. Un investitore importante non rischia di comprare la squadra in serie B. Gli acquirenti credo che ci siano, ad esempio secondo me Frank Cascio nell'ombra si sta riavvicinando, magari l’imprenditore italo-americano sta cercando di capire se il Palermo rimanga nel massimo campionato. E’ annunziata una visita di Perinetti a Palermo, quindi sento profumo di Cascio. Penso che ci riproverà. Il presidente non ha più soldi, quindi chiunque venga può fare più mercato di Zamparini. I cinesi non so se esistono realmente, non si sono mai visti. L’unica cosa che so per certo è che il ciclo del patron friulano è finito, come quello di Moratti all’Inter”. Sulla prossima partita contro il Pescara: "La differenza di rendimento tra partite interne ed esterne dice che quando questa squadra deve partire in contropiede può dare fastidio a molte compagini, invece se deve impostare il gioco va in difficoltà. Corini magari dovrà inventare qualcosa di diverso, magari Diamanti seconda punta, Bruno Henrique più avanzato o Trajkovski insieme a Nestorovski. Il mister deve proporre un Palermo diverso rispetto alle ultime partite giocate in casa”.