Calcio propositivo e piogge di gol: il Foggia ai raggi X
Il punto sui satanelli, costretti a vincere contro il Palermo per scongiurare la crisi
Un unico risultato a disposizione per il Foggia, chiamato alla reazione dopo la debacle del turno precedente contro l'Avellino. Un 5-1 che, sommato al 5-1 rimediato in casa del Pescara alla prima ed il pareggio per 1-1 allo "Zaccheria" contro l'Entella, fa degli pugliesi la squadra con la peggiore difesa dell'intero campionato.
Gli uomini di Stroppa, la cui panchina è sempre più in bilico, hanno dunque collezionato un solo punto finora e sono obbliagati, probabilmente contro il peggior avversario, ad un'inversione di tendenza: sia per le sorti del proprio tecnico che per la piazza, che ha già manifestato i primi malumori.
Eppure ai nastri di partenza i rossoneri erano accreditati come possibile outsider del torneo, visti i risultati ottenuti negli anni passati e per il bel gioco mostrato. Dal 2013, infatti, quando è stata ammessa al girone unico di Lega Pro, il Foggia ha sempre navigato nelle zone alte della classifica ottenendo gratificazioni ed elogi da qualsiasi avversario incontrato.
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Gran parte del merito va al precedente allenatore Roberto De Zerbi ed al suo calcio spregiudicato e votato prettamente all'attacco, con scambi palla a terra veloci che richiamano per certi versi il Tiki Taka di Pep Guardiola. Il gioco spumeggiante ha permesso a De Zerbi di conquistare una Coppa Italia di Lega Pro e una finale playoff persa contro il Pisa di Gattuso, altro ex tecnico del Palermo. Proprio la sconfitta contro i toscani causò la separazione tra il tecnico e i satanelli, ma per via della nomea acquisita in quei due anni De Zerbi nella passata stagione è stato scelto proprio da Zamparini per guidare i rosanero. L'esperienza però fu tutt'altro che positiva.
Il successore dell'allenatore bresciano ed attuale tecnico dei rossoneri è, per l'appunto, Giovanni Stroppa, capace lo scorso anno di prendere in mano una squadra che aveva già ottenuto grandi risultati e migliorarla, nonostante l'addio di elementi importanti come Di Chiara e Iemmello. I pugliesi, infatti, nella scorsa stagione hanno vinto il Girone C di Lega Pro, guidati dal loro bomber Fabio Mazzeo e capitan Vacca, idoli della tifoseria, conquistando anche la Supercoppa Italia di Lega Pro contro il Venezia. Il tecnico, che fin dallo scorso anno ha sempre prediletto il 4-3-3, ama un calcio propositivo e dinamico, utilizzando difensori centrali che impostano il gioco palla a terra ed il fraseggio tra le linee di posizionamento, che permette diverse soluzioni di passaggio. Anche nelle prime due uscite stagionali, contro Pescara ed Entella, ha schierato i suoi con il solito modulo, mentre in trasferta ad Avellino, la scorsa settimana, ha preferito il 3-5-2, salvo poi ritornare sui propri passi già al 25' e sotto di due gol.
Alla quarta sfida di campionato, contro il Palermo sarà il primo importante crocevia stagionale per il Foggia e per il suo tecnico, ai quali servirà una prestazione migliore di quanto offerto finora contro una squadra in cerca della seconda vittoria stagionale dopo essersela lasciata sfuggire negli ultimi istanti contro l'Empoli cinque giorni fa.