Cala il sipario con una vittoria nell'ultimo atto
Il Palermo fa il suo dovere, adesso si dovrà programmare la prossima stagione
È calato il sipario sul campionato di serie A e l'ultima recita è coincisa con una vittoria del Palermo. Non è stata e non poteva essere una partita esaltante perché i rosa avevano il dovere di salutare con dignità i tifosi e di onorare l'impegno contro una squadra che si giocava la permanenza nella massima serie. Alla fine anche l'Empoli è retrocesso e chi faceva sterili discorsi sul paracadute e sulla convenienza di una sconfitta è rimasto deluso.
La verità è che questa squadra è stata costruita male per mancanza di alcune cose fondamentali. Zamparini non aveva i quattrini necessari per allestire una compagine adatta alla categoria e i suoi consiglieri lo hanno convinto che con qualche giocatore proveniente da campionati dell'Est Europa si potesse salvare. L'errore è stato poi reiterato a gennaio quando con pochi spiccioli si sarebbe potuto ingaggiare qualche giocatore esperto ai margini della propria squadra. C'è inoltre da sottolineare come le scelte degli allenatori siano state tra le più sbagliate da quando Zamparini è a Palermo. Insomma, era praticamente tutto scritto, ma, alla luce di quello che si è visto nell'ultimo periodo aumenta a dismisura il rimpianto di non averci provato.
Adesso si deve ripartire ed è opportuno che si faccia subito chiarezza su chi sarà il proprietario del Palermo e su quali basi si costruirà il prossimo campionato. Se Baccaglini vuole vedere il sorriso sulle labbra dei tifosi smetta di fare comunicati di stile "Vaticano" e si affretti a rivelare quale squadra di tecnici sta programmando il futuro rosanero.