C'è una stagione da programmare, basta caos
Il Palermo tra closing e programmazione. Ma non bisogna farsi prendere dall’ansia.

Ci sono alcune scadenze che hanno una data ravvicinata.
Il Palermo deve ottemperare alla iscrizione al prossimo campionato di serie B e deve farlo entro il trenta giugno. È necessario pertanto che alcuni ruoli siano ben stabiliti.
Il direttore sportivo e l’allenatore sono stati già scelti (manca solo l’ufficialità).
Bruno Tedino, proveniente dal Pordenone, è un tecnico che ha fatto molta gavetta e negli ultimi due anni è stato artefice dei successi della squadra friulana. È una scommessa (soprattutto di Zamparini) che in serie B potrebbe essere vincente.
Il direttore sportivo, dopo il rifiuto di Marcello Carli, è stato individuato nell’ex Teramo Fabio Lupo. Sarà lui a condurre il mercato rosanero. Altri uomini sono già stati contattati per sostituire il segretario Roberto Felicori ed il direttore del settore giovanile Dario Baccin che hanno già ufficialmente salutato la società rosanero.
Noi non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno, ma lasciateci il beneficio del dubbio sulle scelte operate. Aspettiamo di valutare i risultati, soprattutto dal mercato, per potere esprimere un giudizio sugli uomini e sul loro lavoro.
Il mercato, appunto, è fondamentale per la nuova stagione. Cominciano a circolare alcuni nomi e per dovere di cronaca puntualmente li proponiamo nel nostro giornale, ma ovviamente sappiamo bene che molti giocatori verranno accostati alla maglia rosanero, che almeno in serie B ha ancora un suo appeal. Una cosa deve essere ben chiara a tutti: in maglia rosa devono giocare atleti affamati di successo. Gente che abbia qualità ma soprattutto cuore. Giocatori pronti a seguire ciecamente i dettami del loro tecnico (magari scopriremo che Tedino è un mago) e pronti a calarsi nel clima da battaglia che è caratteristico di un campionato pieno di insidie ad ogni partita quale è la serie B.
Non bisogna farsi, però, prendere dall’ansia, anche se in questo momento regna sovrano il caos. Caos in società con un passaggio di proprietà tutt’altro che definito, con un ex proprietario che parla spesso – forse troppo – ed un nuovo proprietario che tace da troppo tempo. Caos tra i tifosi, che definire disorientati è a dir poco riduttivo, che aspettano risposte che diano almeno speranza, se non certezze.
Quello che è acclarato è che alcune decisioni dovevano essere prese e non ci stupiamo affatto che in questo momento sia stato Zamparini a farlo. D’altronde, se non viene formalizzato il passaggio di consegne, è lui ancora il proprietario. Ciò che invece deve essere chiaro a tutti, ed è quello che i tifosi continuano a chiedere da due anni, è che questa maglia non può più continuare ad essere derisa, né da chi la indossa né da chi deve rappresentarla nelle istituzioni federali.
L’inizio del campionato è ancora lontano e c’è tutto il tempo per programmarlo bene. Lo si faccia, da vecchi o nuovi proprietari, con l’obiettivo di partecipare per vincere: De Coubertin non abita più da queste parti.