«Big» in partenza. Anzi no
Due giorni per sapere se il Palermo resterà così o se ci sarà qualche uscita. Venerdì si chiude il calciomercato nel resto d'Europa e il tentativo di Zamparini di arrivare a 25 milioni di euro di introiti dal mercato rischia di fallire. Poco importa però: la cifra è, al momento, sui 20 milioni con le cessioni di La Gumina, Coronado e Gnahoré che hanno fruttato 18 milioni e quelle di Bentivegna e Marson che hanno fatto guadagnare circa un milione.
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Il più indiziato a lasciare è Iljia Nestorovski: su di lui ci sono diverse squadre, soprattutto in Turchia e in Francia con il Bordeaux su tutti e lo Sporting Lisbona in Portogallo, ma il Palermo chiede almeno 5 milioni, cifra che le società interessate non sarebbero disposte a spendere e nè Foschi e nè Zamparini voglio svendere nessuno. Per quanto riguarda gli altri "big" sono davvero residue le speranze per loro di lasciare la Sicilia. Rispoli si è fermato per un infortunio muscolare, che certifica la sua permanenza; anche gli interessi per Jajalo ed Aleesami si sono raffreddati. Sono arrivate, invece, delle offerte per Struna dalla Francia e dalla Germania, ma le società cercano di far leva sulla necessità del Palermo di vendere.
Il Palermo dei Nazionali non esiste più
La permanenza dei "big" è sempre più cosa concreta e non è un grosso male, perché con questi giocatori la rosa del Palermo è tra le più competitive della Serie B: da venerdì sera Tedino potrà avere una situazione certa sulla sua rosa e potrà lavorare in via definitiva sullo schieramento tattico e sul reinserimento di questi giocatori, i quali dovrebbero trovare spazio nel corso della stagione.