Bettella: «Palermo piazza ambiziosa per il futuro»

Bettella: «Palermo piazza ambiziosa per il futuro»

Queste le parole di Davide Bettella, che si è stamattina presentato alla stampa:

 

 

LA TRATTATIVA
"Ero in vacanza e mi è esploso il telefono con la chiamata del direttore Rinaudo, sono rimasto colpito perché Palermo è una piazza molto grande ed ambiziosa per il futuro. È stata acquistata dal CFG, ma anche la storia del Palermo è unica, nessuna squadra di B ne ha una uguale. Parlando col procuratore ho accettato subito la trattativa, uscita 3-4 settimane fa. Poi con la squadra ho incontrato bravissime persone che mi hanno accolto facendomi sentire subito a casa, secondo me con i giusti accorgimenti del mister potremo toglierci grandi soddisfazioni.


IL MOMENTO DIFFICILE
Dobbiamo limare alcune cose che non sono andate benissimo, ma le idee del mister sono giuste e dobbiamo seguirlo".


ESPULSIONE CON LA REGGINA E COSA NON E' ANDATO
"E' stata una partita dove eravamo in 9 nuovi, manca la consolidazione e la compattezza di squadra che dobbiamo trovare seguendo le idee del mister allenamento dopo allenamento. Abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato, me compreso che mi sono fatto buttare fuori, non posso permettermi di fare un errore del genere anche perché in questo weekend arriva un match che mi sarebbe piaciuto tanto giocare. La testa mia è già a Frosinone, voglio mostrare rivalsa".


ESORDIO AL BARBERA
"Due giorni prima della partita ero venuto qui allo stadio, e entrando senza tifosi avevo già i brividi. E' uno stadio che ti può trasportare ovunque, con tanta energia. I tifosi rosanero sono dei tifosi che non tutti hanno, è una forza in più per affrontare tutte le partite. E' una cosa rara e bisogna approfittarne soprattutto in casa, per trasformare il Barbera in un fortino. Anche a Reggio c'erano tantissimi tifosi, è un orgoglio per noi".


STAGIONE AL MONZA
"Il ris/

    /tato comune lo abbiamo ottenuto, io non ho giocato molto anche per infortunio ma il mio impegno è sempre rimasto ottimo. Ovvio che avrei preferito giocare di più, ma la squadra è fatta di 25 giocatori, sono contento di aver raggiunto l'obiettivo. E' stata un'esperienza che mi ha insegnato tanto, ora fisicamente sto bene e non vedo l'ora di riscendere in campo, le idee del mister sono giuste, dobbiamo solo seguirle".


    SERVE UN BIENNIO PER COSTRUIRE E TATTICA
     "Monza è stata una cosa rara, perché avevano l'obiettivo di andare in A velocemente. La società aveva grandi ambizioni, noi giocatori lo sapevamo dunque un po' di pressione c'era. Il primo anno lo abbiamo passato benissimo ma mancava la compattezza che abbiamo trovato durante il secondo. Non è facile arrivare in tanti e giocare subito bene, bisogna adattarsi. Io mi devo riabituare a giocare a 4 dietro, coi movimenti del mister. Dobbiamo stare più vicini e stretti e poi ci divertiremo".


    GIOVANI ITALIANI
    "In Italia il talento c'è, i giocatori forti ci sono. Qui però al primo errore ti mettono da parte, siamo ancora un po' chiusi, c'è troppo gap rispetto ad altre nazioni. Bisogna credere nei giovani e avere il coraggio di farli sbagliare, anche perché sbagliano anche i campioni in Champions League. Se il giovane cade non puoi metterlo fuori al primo errore".


    CAMPIONATO DIFFICILE E ESPERIENZE PASSATE
    "Io ho vissuto tutto in B, ho fatto i playoff, i playout, una promozione. La differenza in B la fa in gruppo, se questo è buono puoi fare qualunque cosa. Se affianco a te sai di avere compagni che danno tutto puoi raggiungere obiettivi memorabili. Poi i giocatori nostri sono forti, siamo vivi e allegri, anche nelle difficoltà ne usciamo a testa alta. Ora dobbiamo solo seguire il mister, essere compatti e affrontare le partite. Se lo facciamo, i ris/

      /tati verranno. Se ognuno pensa al proprio orticello non si va da nessuna parte, io ci sono passato a Pescara e a Monza al primo anno. Il segreto per me è tutto lì, e qua il gruppo è bello."