«A Palermo anni bellissimi, ma ora sono tempi diversi»

L'ex centrocampista rosa ha parlato degli anni del Palermo di Guidolin e della squadra attuale allenata da Stellone

«A Palermo anni bellissimi, ma ora sono tempi diversi»

 

Il presente vede un Palermo in attesa della fatidica data delle semifinali play-off e dell'avversario che uscirà dagli spareggi di domenica, ma nella giornata di ieri l'attenzione dei tifosi è andata al passato, a quel 29 maggio ricco di ricordi indelebili nella mente di ogni amante dei rosa. Uno di questi è la promozione del 2004 ad opera di Guidolin, e fra i tanti protagonisti di quella bellissima cavalcata vi è sicuramente Lamberto Zauli; il "principe", ora allenatore della Primavera dell'Empoli, ha ricordato ai microfoni di Repubblica Palermo i momenti indelebili di quella stagione e ha parlato del momento attuale della squadra di Stellone:

 

EMPOLI

«Per l’Empoli è stata una cavalcata trionfale, ma tenevo sempre d’occhio il Palermo. Mi farebbe piacere rivedere un Empoli-Palermo l’anno prossimo. Siginificherebbe che i rosanero ce l’hanno fatta». 

 

GUARDARE AVANTI

«Quelli furono i primi anni di Zamparini. Ha costruito tantissimo e il Palermo ha anche sfiorato la qualificazione in Champions con grandi campioni. Sono stati anni belli  - afferma Zauli - ma bisogna guardare avanti. E la Serie A sarebbe molto importante per il Palermo».

 

ZAMPARINI

«Quel ciclo è durato tantissimo, ci sono stati momenti migliori - continua l'ex centrocampista rosa - ma Zamparini ha fatto e sta facendo tanto. Parliamo di una società che dopo una retrocessione e tanti problemi sta lottando per tornare subito in A».

 

BARBERA VUOTO

«Il record di presenze stagionali al Barbera equivale a uno stadio mezzo vuoto del nostro periodo? Sono tempi diversi e ci si deve adattare. La città ha visto risultati incredibili e come in tutte le cose si corre il rischio di abituarsi. Giocatori e società, però, devono solamente pensare a ottenere i risultati. Poi la gente si riavvicinerà allo stadio e continuerà a riempirlo come è sempre stato».

 

RICORDI

«Abbiamo avuto la fortuna di capitare nel momento giusto. C’era un entusiasmo tangibile tutti i giorni. Vivere quell’annata, quella cavalcata, lo stadio sempre pieno e incontrare ogni giorno gente che ti trasmetteva voglia di andare in A - conclude il "principe" - è stata una grande fortuna, e spero che i palermitani facciano rivivere ai giocatori quelle sensazioni e li trascinino. Può essere il binomio vincente».