Vox Populi: Ma a che gioco stiamo giocando?
La sconfitta casalinga contro l'Inter, i problemi societari, il passo indietro di Corini, la prospettiva di un mercato asciutto, proiettano il Palermo verso tempi molto duri.

Non è bastato un approccio di orgoglio calcistico diverso a far punti contro l'Inter in casa. È arrivato il gol che ha sancito l'ennesima sconfitta casalinga dei Rosa ad inasprire, laddove fosse possibile, gli animi dei tifosi. La curva Nord, in piena contestazione, ha disertato il Barbera; i Tirr si oppongono a viso aperto alla gestione Zamparini, convinti che quella del patròn sia una gestione che punta a ricavare gli ultimi utili prima di mollare la società al suo destino. Qualcuno invoca l'intervento del sindaco Orlando per togliere il nome della città dalla denominazione societaria. Insomma, in casa Palermo si respira aria pesante. Pesante per gli esigui punti raccolti, per il gioco, per il fatto che, nonostante sia evidente a tutti che il Palermo abbia bisogno di rinforzi come l'acqua nel deserto, ci sia un nuovo D.S. che prospetta cessioni e non acquisti. Salerno in settimana ha dichiarato che in attacco sarà Quaison a risolvere i problemi, quando pare che lo Svedese sia molto vicino alla Roma. Hiljemark è praticamente ceduto. La domanda ricorrente tra i tifosi è "ma a che gioco stiamo giocando?" Per molti non è il calcio giocato, ma al contrario un gioco le cui regole rispondono a interessi differenti. A farne le spese è l'immagine di una città che ama la sua squadra, che per quei colori soffre lacrime e sangue e che non accetta di vederla mortificata domenica doopo domenica. Si, poiché per quanto vi sia orgoglio tra i giocatori, il miglior allenatore del mondo, fosse anche Guardiola o Capello o Simeone, non potrebbe far bene con questo ambiente instabile. Corini ha rassegnato le dimissioni, poi si èè preso una notte per capire, mentre si pensa a Diego Lopez o ad altri possibili sostituti, vittime predestinate di un campionato ormai segnato dalla lettera B. Per qualcuno in alto non farà differenza. Per i tifosi dal cuore rosanero è inaccetabile una retrocessione procurata da tale incuria. Tanto rivelano i commenti dei tifosi sui social, stanchi più che mai di assistere a questo scempio societario.