Vizzini: «Vincere con l'Empoli, l'ultima cosa dignitosa»

Le parole in esclusiva a ForzaPalermo.it del senatore Carlo Vizzini

Vizzini: «Vincere con l'Empoli, l'ultima cosa dignitosa»

Ospite dell'ultima puntata di Rotocalcio Live, il senatore Carlo Vizzini ha offerto diversi spunti, analizzando il momento della squadra partendo della sfida persa dai rosa lunedì sera a Pescara:

 

«La verità è che lunedì abbiamo visto due squadre di Serie B e con le formazioni viste in campo possiamo tranquillamente dire che entrambe non sono in grado di reggere il campionato cadetto pensando ad un ritorno immediato in Serie A. Io sono un vecchio tifoso di Zeman e mi dispiace vedergli finire la carriera così. Questo deve farci capire quali sono i reali problemi che verranno, nel momento in cui Zamparini non sarà più nemmeno un consigliere della società» .

 

Secondo il senatore, sono tante le cose che non quadrano all'interno della società. A cominciare dalle dubbie scelte di formazione, fino al closing che ancora tarda ad arrivare:

 

«Io sono convinto che anche adesso certe formazioni siano messe in campo per qualche motivo in particolare - ha spiegato Vizzini- per esempio Posavec che non para più, perché rischia di svalutarsi ulteriormente. D'altro canto hanno dovuto accettare la presenza fissa da titolare di Diamanti. In Serie B tre anni fa avevamo una rosa di altissimo livello, quella di quest'anno è una squadra che potrebbe stare in mezza classifica in Lega Pro. Abbiamo assistito a trattative che poi improvvisamente si interrompevano, troppa Europa dell'Est c'è stata in questo Palermo. Sono stanco di fare supposizioni, dico che a pensar male si fa peccato però qualche volta ci si azzecca. Io allo stato attuale so che il Palermo è una società di calcio con una trattativa per la cessione che ancora non si è conclusa e il cui consigliere delegato è ancora Maurizio Zamparini».

 

Vizzini torna a parlare degli anni di Zamparini presidente, di cosa è cambiato ad un certo punto in questi quindici anni:

 

«Nel bene e nel male il problema è sempre stato Zamparini. Io ricordo quando il suo Palermo arrivò al quinto posto e fui io stesso ad intervistarlo, dandogli atto di quelle cose positive che stava facendo. Poi il vento è cambiato; è chiaro che una società come il Palermo deve avere dei cicli in cui vendere per ricomprare - ha affermato il senatore- ma quando si accelera troppo poi si finisce che non si riesce a trovare gente pronta a sostituire chi parte. La sera mortale per il Palermo è stata la finale di Coppa Italia contro l'Inter, quando Zamparini non era nemmeno allo stadio e noi uscimmo battuti orgogliosamente e Delio Rossi quella sera diventò comunque l'emblema di questa squadra. Poco dopo lo stesso Rossi dovette lasciare Palermo. Un po' come accaduto a Corini da giocatore o a Sorrentino, sono cose che a Zamparini non sono piaciute».

 

Infine, un parere sulla partita che attende domenica sera i rosa. Al Barbera arriverà l'Empoli ed il Palermo potrebbe essere clamorosamente arbitro del destino dei toscani:

 

«L'ultima cosa dignitosa che il Palermo può e deve fare -conclude Vizzini- è giocarsi la partita per vincerla. Se qualcuno pensa che si stiano facendo calcoli per il paracadute, si ricordi che si può incorrere in processi e denunce. Io da siciliano mi auguro che in Serie A resti il Crotone, come piccola testimonianza del Sud».