[VIDEO] Il bilancio di fine mercato del ds Leandro Rinaudo

Il ds Leandro Rinaudo ha parlato ai microfoni di Palermo FC stilando un bilancio del mercato appena conclusosi rispondendo a 10 domande che gli sono state poste.

1. Mercato importante e buona partenza. Quali sono le aspettative per il campionato?

"Vogliamo essere sicuramente competitivi per la Serie A sin dall'inizio. La Serie B è un campionato difficile, non ci riteniamo la favorita, le squadre retrocesse partono con un vantaggio ma di sicuro per vincere un campionato non bastano nomi importanti ma unità di intenti tra club, squadra e tifosi".


2. Dieci nuovi arrivi e undici cessioni: qual è stata la strategia per il mercato?

"Il lavoro sul mercato è iniziato prima della fine della stagione scorsa, mantenendo lo zoccolo duro della scorsa stagione che ha dimostrato di potere essere competitivo e poi ci siamo mossi in due direzioni: con l'innesto di calciatori che hanno vinto la Serie B e poi dei giocatori giovani, di valore e di grande prospettiva che potranno darci una mano fin da subito. Ed è per questo che ci riteniamo soddisfatti considerando la concorrenza dei grandi club".



3. Quanto è stato determinante il prestigio del Palermo nelle trattative di mercato?

"Palermo è sempre stata una piazza ambita per il calore che trasmette e la sua storia. Con l'avvento del City Football Group questa attrattiva sicuramente è aumentata notevolmente e quindi tutti i calciatori che abbiamo contattato hanno avuto sin da subito la consapevolezza che Palermo era una grande opportunità e per loro Palermo è stata la prima scelta in assoluto. E in assoluto questa è stata per noi una priorità, abbiamo in rosa calciatori che hanno voluto fortemente Palermo".



4. Quest'anno nuovi giocatori disponibili già dall'inizio del ritiro. Che differenza fa?

"Sicuramente partire in ritiro con giocatori nuovi è determinante, perché è un momento di aggregazione, dove la squadra si conosce bene e dove possono passare tanto tempo assieme senza avere lo stress della partita. Sono arrivati subito giocatori importanti come Ceccaroni, Lucioni, Mancuso e Insigne e giovani come Vasic e Desplanches".



5. Negli ultimi 10 giorni di mercato altri 4 giocatori. Com'è andato il loro inserimento?

"L'obiettivo era quello di mettere a disposizione del mister 22 titolari. Certo è che il mercato è sempre imprevedibile, in alcune occasioni come la trattativa di Lund è stata più lunga e complessa ma lui è sempre stata la nostra prima scelta. Poi ci sono giocatori come Henderson, Di Francesco e Coulibaly che hanno rinunciato alla Serie A e questo a conferma di quanto è grande e importante l'attrazione per il City Football Group. Inoltre, l'ultimo giorno di mercato abbiamo acquistato Peda che resterà alla SPAL un altro anno per fare esperienza e sicuramente è un altro dei giovani su cui il Palermo punterà in modo importante".

6. Come sta andando l'integrazione tra i nuovi arrivati e il gruppo dello scorso anno?

"Da Pigliacelli a Brunori sono lo zoccolo duro di questo Palermo, sono stati determinanti negli anni passati e abbiamo deciso di mantenerlo per dare continuità al percorso e sono stati determinanti anche nell'inserimento dei nuovi. I nuovi si sono sentiti come se fossero qui da tantissimo tempo; abbiamo la consapevolezza di dovere raggiungere un obiettivo importante e lo vediamo anche dai piccoli gesti, come nell'ultimo gol nel quale tutti i compagni sono corsi ad abbracciare e questo è un segnale che può farci diventare uniti e ancora più forti".

7. Il Palermo ha finalmente iniziato ad allenarsi al CFA di Torretta. Cosa cambia per la squadra?

"Cambia tutto, è meraviglioso lavorare in un posto del genere. Per la prima volta nella sua storia, il Palermo ha la sua casa. Abbiamo la possibilità di lavorare in modo ottimale, ovviamente serve un po' di tempo per poterlo completare. Una cosa che mi ha stupito è stata l'orgoglio e la fierezza nel vedere la differenza tra il modo di lavorare dello scorso anno e quello di quest'anno".

8. Corini: quanto è importante la sua esperienza sia di calciatore che di allenatore per la squadra?

"Ho avuto il privilegio di giocare con Eugenio a Palermo e già da allora era un grande uomo e un grande leader, che si metteva sempre in prima linea per il bene della squadra. In questo periodo che stiamo lavorando assieme sta dimostrando ancora una volta, dando continuità al suo percorso di vita, che è un grande professionista e un grande lavoratore, assieme al suo staff. Lavorano per il Palermo, Eugenio ha meritato la fiducia così come il suo staff: sono consapevole al 100% di quanto tiene al Palermo, alla sua città e ai suoi tifosi e sono sicuro che darà il massimo per ottenere l'obiettivo comune".

9. Quanto conta il contributo del network del CFG nel mercato?

"Abbiamo creato un'area scouting interna di altissimo livello, in più abbiamo la fortuna di essere supportati dal City Football Group che ci mette a disposizione il suo network per essere competitivi e alzare il livello. Ma tutte le decisioni vengono prese a livello locale, questo perché il City Group si fida di noi".

10. Anche quest'anno i tifosi stanno supportando al meglio la squadra. Che valore ha?

"Poter contare sull'apporto dei nostri tifosi è sempre qualcosa di speciale e anche quest'anno hanno dimostrato di essere presenti con 12mila abbonati e 23mila spettatori alla prima di campionato in casa. Per me è sempre un'emozione speciale, sin da bambino da quando ero tifoso a quando sono stato calciatore e ora che sono dirigente. È una piazza unica in Italia, lo dimostra anche quando ci spostiamo e andiamo a giocare fuoricasa: tutti i palermitani ci seguono numerosi, noi siamo veramente orgogliosi e tutti noi lo avvertiamo.

La gente di Palermo merita solamente una cosa ed è la Serie A: noi lavoreremo duramente per regalare loro questo sogno bellissimo".