«Chi è colpevole non viene punito, noi vittime due volte»
Non tende a placarsi l'ira del Venezia dopo la sentenza in Corte Federale d'Appello, che ha salvato il Palermo dalla Serie C costringendo i lagunari a dover affrontare i play-out contro la Salernitana per la permanenza in cadetteria. Nella conferenza stampa di oggi, indetta dopo le voci di un possibile sciopero dei giocatori in vista degli spareggi, il direttore generale dei veneti Dante Scibilia ha sfogato la propria rabbia nei confronti della sentenza e ha ribadito la volontà del club di proseguire la propria lotta in tribunale:
«Se oggi si vuole risolvere un problema politico, stiamo sbagliando tutto. Questo non è più una partita di calcio, non è sacrificando due società che si risolvano i problemi. Si spostano e si coprono soltanto, così si puniscono società che si sono sempre comportate in maniera rispettose dei regolamenti, è ingiusto questo atteggiamento. Chi è dichiarato colpevole non viene punito, ma siamo vittime due volte perché ora giocheremo in condizioni surreali ed è una cosa inaccettabile. La società adirà tutte le vie legali per tutelare i propri interessi in sede giuridica. Poi Cosmi farà le proprie valutazioni. Se vogliamo salvare chi sbaglia e punire chi non sbaglia, facciamo pure… l’Italia è con noi, ci sarà un motivo, bisogna saper leggere queste situazioni. E poi i playoff si giocano il 5 e il 9: si era detto che non si sarebbe giocato in finestra nazionali; il presidente decide autonomamente? Anche qua il diritto viene calpestato in nome di altri interessi».