"Tenente Onorato" vietato a tutti, ma non al boss Milano. Lo ricorda Barzagli

Il campo Tenente Carmelo Onorato è un campo di calcio che appartiene all'Esercito Italiano e che si trova a Palermo nel quartiere Boccadifalco a poca distanza dall'ex aeroporto militare. Dal 2003 il campo è stato dato in gestione alla principale squadra di calcio cittadina, l'U.S. Città di Palermo che ha provveduto a rimodernarlo e a renderlo un'attrezzata cittadella sportiva. Attualmente lo utilizza per i propri allenamenti e per le conferenze stampa infrasettimanali. L'ingresso del pubblico all'impianto non è consentito perchè ricade all' interno di una zona militare nella quale è vietato l' accesso ai civili. Infatti lo stadio "Tenente Onorato" è gestito direttamente dal comando regione militare della Sicilia e il Palermo è ospite di questa struttura, per la quale non può decidere o meno l' ingresso del pubblico. Ricordare i limiti del Palermo nell'uso dell'attuale campo di allenamento è importante, perchè, da quanto si legge su LiveSicilia, la regola valeva per tutti ma non per Nicolò Milano, rampollo di una storica famiglia mafiosa, che era di casa durante gli allenamenti del Palermo. Così come lo era lo zio Salvatore, prima che venisse arrestato. La presenza di Nicola Milano non passava inosservata, tanto che lo ha notato anche Andrea Barzagli, ex rosanero,  e attuale difensore della Juventus e della Nazionale, che  lo ha riconosciuto quando in televisione sono passati i servizi di una retata di mafia. "Ho visto che fra gli arrestati vi era anche Nicolò Milano - ha detto Barzagli -. L'ho visto spesso al campo di Boccadifalco per gli allenamenti del Palermo. L’accesso agli estranei per gli allenamenti non è consentito e, per altro, Nicolò Milano aveva rapporti diretti con il direttore sportivo Rino Foschi di allora e con il suo assistente Schio”. “L'anomala presenza di Milano mi aveva incuriosito - ha aggiunto Barzagli -, ed avevo appreso nell’ambiente che era una persona che contava, indicazione di per sé sufficiente a giustificare la sua presenza. Milano era accompagnato di volta in volta da persone diverse”. Pippo Maniscalco.