«Si va avanti»: contro il Venezia scontro diretto
La squadra di Inzaghi è molto pragmatica ed equilibrata
In attesa di capire quale sarà il futuro del calcio a Palermo il campionato continua il suo corso e al “Barbera” arriva il Venezia di Filippo Inzaghi in un incrocio che, aldilà dei ricorsi storici e delle varie “Sliding Doors” vale tantissimo in termini di classifica, essendo uno scontro diretto a tutti gli effetti.
Schierato in campo con il 3-5-2 il Venezia è una squadra molto pragmatica che fa dell’equilibrio in campo la sua forza. In fase offensiva l’arma principale è la densità nella zona centrale del campo con incursori e attaccanti che occupano rapidamente l’area per sfruttare i rifornimenti che arrivano perlopiù dalle fasce.
RASSEGNA STAMPA DI SABATO 2 DICEMBRE
La fase di gioco in cui i neroarancioverdi danno il loro meglio è la fase difensiva. . La retroguardia (in cui gioca l’ex rosanero di lungo corso Andjelkovic) nonostante non sia certo fortissima sotto il profilo atletico sa posizionarsi con tempi eccellenti e non a caso i lagunari sono con 14 gol subiti la squadra meno battuta del torneo.
Il pericolo principale del Venezia, squadra che segna relativamente poco, è Marcello Falzerano, trequartista schierato da mezzala dotato di buonissima tecnica e bravo anche negli inserimenti. Da tenere d’occhio anche i centravanti Zigoni e Moreo, attaccanti grossi fisicamente e molto validi nel gioco aereo.
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Per conquistare tre punti in un momento in cui il significato della vittoria va ben oltre la classifica il Palermo dovrà imporre il suo ritmo alla partita, cercando di osare sin da subito contro un avversario che può essere sorpreso o sul tempo o con una giocata individuale: al tempo stesso sarà importante impedire agli avversari di prendere campo, marcando stretto Bentivoglio che è il giocatore di prima costruzione del Venezia.