Scusi, chi ha fatto palo? Non lo Vido
Partiamo da un presupposto: le analisi, disfattiste da una parte e entusiastiche dall'altra, sarebbero state decisamente diverse qualora il palo di Luca Vido non fosse stato solo un palo ma anche un successivo gol. Quello del 4-3. Quello che avrebbe, di fatto, cancellato con una spugna i posizionamenti difensivi al limite del tragicomico sopratutto sul gol di Ettore Gliozzi, quei passaggi orizzontali che purtroppo ci sono costati tanti palloni persi, quelle leggerezze in mezzo al campo che purtroppo una squadra che sta provando a ritrovare se stessa non dovrebbe commettere ma che, invece, commette.
Perché poi cosa è Palermo-Pisa se non quel meme Giolitti povero-Giolitti ricco, o la teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. O, ancora meglio, l'effetto farfalla: perché il battito impercettibile di una farfalla, qualora non conosceste questa locuzione, afferma che anche l'impercettibile battito d'ali di questo meraviglioso insetto potrebbe avere conseguenze catastrofiche per concetti simili alla teoria del piano inclinato. E quindi: Vido ha preso palo per il battito d'ali di una farfalla? Non ve lo sappiamo dire.
Ma da questa sliding door dipende tutto, a prescindere dai due punti persi, dell'analisi della gara coi nerazzurri: perché siate certi che i due eurogol pisani, con la sponda clamorosa del sancataldese Ernesto Torregrossa di petto per il 3-3 avrebbero assunto ovviamente un peso specifico inferiore, per non dire pressoché nullo, con un gol di Vido. Perché pensateci: al netto della prestazione decisamente positiva di Ales Mateju, sono stati in molti a riterenere il suo apporto nella sfida agli uomini di Luca D'Angelo ancora insufficiente. E se, con quel break sul finale, avesse realizzato l'assist decisivo con quel cross avvolgente sulla testa dell'ex di giornata?
Si parlerebbe ancora di un presunto cocco del tecnico o di un giocatore che ha finalmente trovato la giusta forma e soprattutto si sta abituando a ciò di cui i rosanero hanno bisogno in campo? Per cui, per quanto anche chi vi scrive viva con passione ed emotività - a tratti esagerata, va ammesso - le dinamiche della squadra, bisogna scindere risultato da prestazione, perché anche se il risultato non è stato quello sperato la prestazione almeno caratteriale c'è stata, e anche se la prestazione non è stata tecnicamente quella che ci si aspettava il risultato, per poco, poteva arrivare. Quindi un respiro profondo, niente rabbia in eccesso e testa alla sfida col Cittadella.