Repubblica-Palermo, trattative ferme. Covisoc e Lega di B...

«Palermo, il grande freddo intorno al club»
Con questo titolo il quotidiano la Repubblica apre le pagine dedicate al Palermo calcio.
Le trattative per la cessione del Palermo sono in fase di stallo e le varie scadenze sono ormai alle porte.
Il diritto di prelazione per Dario Mirri scade il 15 marzo e dunque, se la famiglia Mirri volesse esercitarla, dovrà essere annunciata entro mercoledì.
«Date e scadenze rendono l'idea di quanto poco sia ormai il tempo che resta per decidere il futuro del Palermo. Tenendo presente che sulle decisioni di chi dovrebbe acquistare i rosanero, o manifestare l'interesse per farlo, c'è sempre la spada di Damocle della sentenza della cassazione che giovedì prossimo discuterà il ricorso della procura di Palermo contro il mancato sequestro di 50 milioni di euro dalle casse della società. Un rischio che di fatto sta tenendo lontano qualunque operazione che sembrava possibile fino a qualche giorno fa nonostante l'ottimismo manifestato dagli avvocati di parte sulla conferma del rigetto della richiesta dei pm».
Superato il 15 marzo, il Palermo ha un’altra scadenza da rispettare: il pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio da effettuare entro il 18 marzo. Quest’ultimo fattore, decisivo per le sorti della squadra che, in caso di mancato pagamento degli emolumenti, potrebbe rischiare il -4 in classifica.
Come riporta il quotidiano, il futuro della società dipende da due fronti: quello che vede l’attuale dirigenza Foschi-De Angeli da una parte, e Dario Mirri con Enrico Preziosi dall’altra. Il presidente del Genoa, almeno per il momento, si è però fatto da parte.
«Le carte che l'ex direttore generale del Palermo Rinaldo Sagramola, nelle vesti di advisor su incarico della famiglia Mirri, ha analizzato non sono poi così rassicuranti sui margini operativi che potrà avere chi si continua a dire pronto a prendere le redini della situazione».
La Lega di B e la Covisoc restano in allerta, pronte ad intervenire nel caso in cui la scadenza del 18 marzo non venisse rispettata.
Se il Palermo dovesse superare la deadline del 18 marzo, «la procura di Palermo andrebbe a depositare una nuova istanza di fallimento».
Chi non sembra preoccuparsi del tutto delle scadenze, è Rino Foschi. Il presidente rosanero è riuscito a calmare gli animi sia dei creditori che dei giocatori, rassicurando l’ambiente anche in ottica cessione: se Mirri non dovesse esercitare il diritto di prelazione, c’è pronta già una soluzione a partire dal 16 marzo. Ma se la soluzione c’è, perché aspettare l’ultimo momento per salvare il club?
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