Miccoli: «A Palermo dovevo essere più sveglio. Dio mi perdoni»

Miccoli: «A Palermo dovevo essere più sveglio. Dio mi perdoni»

 

Il gol più bello?
"Quello realizzato al Chievo con la maglia del Palermo con Sorrentino in porta dai 45 metri di distanza. E' stato molto istintivo, ho visto scendere la palla e l'ho calciata al volo senza sapere dove sarebbe finita. Menomale che andò dentro.

 

Parole e musica di Fabrizio Miccoli.

Il capitano di quel Palermo si racconta a calciomercato.com, ospite di una diretta Instagram del noto portale online.

Tra i tanti temi toccati - dalle giovanili al Milan, passando per l'esperienza a Terni e Perugia fino ai dissidi con Luciano Moggi durante le stagioni alla Juventus - Miccoli racconta la pagina rosanero della sua carriera:

 

Amauri era il più forte giocatore con cui ho giocato dal punto di vista fisico. Fortissimo di testa, quando stava bene reggeva da solo l'attacco. Un vero numero nove, per intenderci. Edinson (Cavani, ndr) mi ha sorpreso, lo dico sinceramente. Già al Palermo si vedeva che era un grandissimo giocatore però lui è esploso al Napoli, lì è diventato un fuoriclasse. Noi in allenamento vedevamo che era una macchina, poi in quegli anni a Palermo sono passati giocatori con una classe incredibile come Pastore e Ilicic o Dybala stesso.

 

Proprio a Palermo nacque l'esultanza dedicata a due celebri wrestler: "Volevo omaggiare Rey Misterio infatti in un Palermo-Lazio misi la sua maschera però l'arbitro mi ammonì. Da lì non la misi più per evitare un cartellino giallo a partita praticamente. Allora scelsi di fare il gesto di John Cena".

 

Adesso, con tanti ex rosanero, Miccoli porta avanti l'iniziativa benefica InsiemeperPalermo, una raccolta fondi per aiutare le famiglie palermitane in difficoltà per l'emergenza Coronavirus:

 

Noi eravamo un grande gruppo, io ne ero orgogliosamente il capitano. Però avevo la fortuna di avere dei ragazzi intorno che erano tutti dei capitani. Io portavo la fascia però avevo la fortuna di avere al fianco grandi uomini come Balzaretti, Cassani, Migliaccio, Nocerino, Liverani e tanti altri. Eravamo veramente un gruppo molto unito e abbiamo pensato, visto tutto l'amore che avevamo ricevuto in quegli anni dai tifosi del Palermo, di cercare di fare qualcosa in questo momento molto difficile. Abbiamo creato questa iniziativa che si chiama 'Insieme per Palermo'. La Fondazione Sicilia ci ha dato una grossa mano perché ha donato 50000 euro, tante donazioni le abbiamo fatte noi, tante persone della città e non ci stanno aiutando. Stiamo raccogliendo tantissimi soldi che andranno direttamente alla Coop che, in base alle registrazioni delle famiglie al comune di Palermo, distribuirà la spesa a quelle bisognose. E' veramente il minimo che possiamo fare per questa città.

 

Poi, torna sugli errori del passato. Anche sulla brutta pagina che lo vede tuttora a processo (3 anni e 6 mesi in appello) per estorsione aggravata dal metodo mafioso:

 

Sicuramente non rifarei più quella cosa extra calcistica che mi è successa a Palermo, dovevo essere più sveglio. Spero che passi presto questa cosa e che mi perdoni Dio. Non mi sono mai nascosto, ci ho messo sempre la faccia e ho sempre chiesto scusa per quello che è successo. Speriamo passi in fretta, è una cosa che vorrei mettermi alle spalle e non pensarci più.