Pedullà attacca Fabio Lupo. Perché solo adesso?

Il noto giornalista non perde occasione per fare facile populismo quando le cose in casa Palermo vanno male

Pedullà attacca Fabio Lupo. Perché solo adesso?

Alla fine di un breve editoriale pubblicato questa mattina sul suo giornale, il noto giornalista Alfredo Pedullà scrive: «​Zamparini aveva l’occasione per rafforzare il Palermo, se n’è guardato bene, affidando la pratica ad un direttore sportivo, Fabio Lupo, che se per una vita ha fatto la serie C un motivo ci sarà…»

 

Ma dov'è scritto che un ds che ha sempre lavorato in C è scarso?
Il collega Pedullà, a quanto pare, non ha ancora perso l'abitudine di fare facile populismo, approfittando dell'instabilità che regna sovrana nell'ambiente palermitano.

 

Pedullà dimentica, forse volontariamente, che nel mondo del calcio è raro arrivare ad alti livelli senza avere le spinte giuste e che quindi non sempre chi è in A è lì per reali meriti e chi è in B o in C è lì per reali demeriti.
 

Facile, tra l'altro, fare un mercato avendo tanti soldi e multinazionali miliardarie alle spalle, un po' meno se ti ritrovi in una società con un'istanza di fallimento che pesa come un macigno e con un “patron” come Maurizio Zamparini, che vuole il massimo cercando sempre di spendere il minimo.


A Pedullà è forse bene ricordare che Lupo è lo stesso direttore sportivo che, con poco, è riuscito a fare una squadra che fino a meno di un mese fa era prima in classifica in serie b; è un miracolo dell'attuale ds aver scovato tre giovani polacchi dal futuro certo, un centrocampista come Gnahorè che cerca solo spazio per dimostrare la sua bravura ed essere riuscito a mantenere in rosa gente come Rispoli e Nestorovski.

 

Si continua con Tedino e Lupo. Squadra in ritiro


Ci chiediamo perché Pedullà parla di Lupo solo ora che le cose vanno male, come mai non ha pubblicato un editoriale simile quando il Palermo era una squadra con una difesa impenetrabile che a giudizio di tutti gli addetti ai lavori era la candidata numero uno alla promozione.

E se le cose tornassero ad andare bene, se il Palermo ritrovasse il suo gioco, la stabilità difensiva e psicologica, la giusta cattiveria, punti e primato in classifica, il quotato giornalista manterrebbe questo suo pensiero?

 

Gli errori sono stati fatti, è innegabile. Il club di viale del fante il primo febbraio è uscito meno forte dal calciomercato, ma ci sono tante variabili che andrebbero approfondite; troppo facile sparare sulla croce rossa con un editoriale "superficiale" e sparagnino che non va ad esaminare le difficoltà in cui l'attuale direttore sportivo sta lavorando.

 

Pedullà, insieme al collega Criscitiello, è sempre in prima fila quando c'è da rimarcare un problema in casa rosanero.
Attaccare Zamparini e tutto ciò che gli gira attorno è semplice, visto il livore della stragrande maggioranza dei tifosi nei confronti dell'imprenditore friulano, e attira audience e molti click.

 

Ma questo è giornalismo da serie A o da serie C?