Parma - Palermo 3-3, le pagelle. Brunori show, prestazione collettiva rivedibile

Parma - Palermo 3-3, le pagelle. Brunori show, prestazione collettiva rivedibile

di Andrea Bosco

La delusione per la beffa finale subita nel match del Tardini non scivolerà via tanto facilmente, per quanto il Parma abbia legittimato il punto ottenuto con una prova di evidente superiorità. Di contro il Palermo, pur soffrendo maledettamente per larga parte della gara, si porta a casa delle prestazioni individuali generalmente apprezzabili, con delle piacevoli conferme. 

Di seguito le pagelle:

PIGLIACELLI 6 - A conti fatti non è stato chiamato ad interventi particolarmente complicati, nonostante sia rimasto in apprensione praticamente per l'intera durata della sfida. Sfortunato nella deviazione del primo gol, incolpevole sulla fucilata di Mihaila. Sul terzo gol si può aprire una dibattito, ma la responsabilità principale è della difesa.

MATEJU 5.5 - Quello che il terzino ceco non fa mai mancare è la forza di volontà. L'impegno è evidente, e in alcune circostanze alcune sue chiusure risultano anche preziose. Il problema sono certi errori davvero elementari e una costante sensazione di instabilità tattica e tecnica

LUCIONI 6+ - Solita garanzia. Potrà avere avuto qualche incertezza in questi ultimi due mesi, dovuta a una situazione generale di difficile gestione, ma lui c'è sempre. Con un senso della posizione accademico e una autorevolezza da leader. 

MARCONI 6 - Non demerita, e gioca una gara generalmente positiva, soprattutto nel primo tempo. Ogni tanto emergono alcuni limiti atletici, e quando viene puntato dai ragazzini del Parma c'è da trattenere il respiro. Forse nel terzo gol finale poteva prestare più attenzione alla situazione

LUND 6 - Senza infamia e senza lode, una prova onesta. Non brilla particolarmente, e offensivamente non ha lo sprint di qualche settimana fa, ma dietro si batte come un leone e non molla di un centimetro, anche se ogni tanto viene saltato con troppa facilità 

GOMES 6.5 - Dopo qualche prestazione non troppo convincente, il mediano francese torna agli standard di inizio stagione e mette in campo tutte le sue qualità. Corsa inesauribile, equilibrio tattico, pressing su ogni portatore di palla che transita dalle sue parti. Lo sappiamo, non brilla in impostazione, e anche in ripartenza spesso non riesce a velocizzare la manovra. Resta il fatto che fa valere i suoi punti di forza con grande sicurezza. Troppo morbido forse in marcatura su Charpentier alla fine.

COULIBALY 7.5 - C'è poco da fare, quando manca si percepisce chiaramente la differenza rispetto a quando è presente. Gli bastano due minuti per ringhiare alle caviglie di Hernani, innescando la ripartenza che porta alla prima meraviglia di Brunori. Il suo fisico, la sua serenità nella gestione del pallone, sono tutte doti che fanno la differenza in questo Palermo, per un giocatore al quale non si può rinunciare. Anche il raddoppio nasce da una sua ottima gestione e sgroppata per ripartire velocemente. Mi auguro sia stato sostituito perché in debito di ossigeno, altrimenti non mi spiego perché privarsene in una fase cruciale della sfida.

SEGRE 7 - E con Jacopo si chiude questo terzetto di centrocampo che, va detto, ha figurato ottimamente in quel di Parma. Non sempre appariscente, ma il suo apporto è importante anche quando ci si dimentica di lui. In una partita in cui non ha avuto occasione di sganciarsi in avanti, contribuisce al pressing sul palleggio avversario per poi provare a scattare in avanti. Nel finale, credendo su quel pallone come sa fare lui, regala ai tifosi la momentanea gioia del tris: freddo, chiusura d'azione da attaccante ed esultanza rabbiosa sotto il settore ospiti. Peccato davvero

DI MARIANO 6.5 - Probabilmente il miglior Di Mariano visto in questa stagione, e questa prestazione eguaglia quelle di Pisa e Cittadella dell'anno scorso. Offensivamente incide poco e niente, ma quanta generosità. Percorre la fascia da parte a parte come un indemoniato per 70 minuti, recuperando diversi palloni con la precisione di un terzino. Si sa che non ha più di 3, massimo 4 gol nelle gambe a stagione, ma in certe partite una abnegazione del genere vale di più.

DI FRANCESCO 6 - Al rientro da titolare, fa il suo senza picchi di brillantezza. Buona la gestione del contropiede per il raddoppio di Brunori, e anche lui si sacrifica molta in fase di ripiegamento. Oggi l'intesa tra esterni e terzini, almeno tatticamente, ha funzionato meglio.

BRUNORI 8.5 - Meriterebbe un 10 pieno solo per aver pensato di concludere verso la porta da quella distanza dopo 2 minuti di gioco. Il Capitano si scrolla di dosso sbuffi e musi lunghi, e mostra perché fino all'anno scorso si parlava di ingaggio in serie A per lui. Due capolavori, da ammirare senza dire niente, realizzati con una naturalezza e una classe che fanno parte del DNA del bomber rosanero. Sono 55 gol in 102 presenze, terzo posto nella classifica dei marcatori all-time e una botta di autostima che deve usare come propulsore da qui in avanti.

SUBENTRATI 

VALENTE 6 - Mezz'ora abbondante per Nicola, ma complice una ripresa troppo rinunciataria della squadra non trova sbocchi per pungere come sa. Meno della sufficienza non merita, perché la sua parte per la causa la fa sempre 

BUTTARO 6 - Per i subentrati i giudizi saranno pressoché identici. Nessuna si è distinto, ma ognuno si è messo al servizio della squadra, in un momento di partita veramente delicato. Alla fine, quando entra dalla panchina, Buttaro porta sempre a casa la sufficienza 

HENDERSON 6 - Tenta una conclusione da fuori che si spegne sul fondo, ne strozza un'altra che poi Lucioni manda sopra la traversa. Null'altro da segnalare  

AURELIO 6 - Solita staffetta, i compiti dell'ex Pontedera sono gli stessi di Lund e anche lui regge dignitosamente contro gli ostici clienti che si ritrova davanti 

SOLERI 6 - Avrebbe meritato mezzo punto in più per quella bella spizzata che dà vita al tris di Segre, ma quella spazzata illogica d'esterno addosso a Charpentier nel 2-3 del Parma è un errore da matita blu