Palermo, sotto l'albero due recuperi e tre acquisti per svoltare
Al netto della sfida di lunedì 26, con la vittoria sul Cagliari il Palermo può di sicuro guardare al suo girone d’andata con una ventata di ottimismo, essendo in linea con l’obiettivo dichiarato dalla società, ovvero la salvezza.
Girare la boa a 26 punti sarebbe oro colato, ma anche a 23-24 ci si può accontentare. Sarà dopo Brescia che però bisognerà fare delle valutazioni su che tipo di campionato si vuole andare a svolgere nel girone di ritorno. La situazione che si trova davanti la squadra di Corini non era pronosticabile: ci si aspettava equilibrio, sì, ma di certo non si poteva prevedere che con un paio di vittorie consecutive uno si ritrovi praticamente dentro alla lotta per le posizioni nobili dei playoff. In questo “stagno”, basterebbe poco dunque per emergere e spiccare sul livello medio di tutte le altre concorrenti.
E’ proprio per questo che i rosanero sotto l’albero devono augurarsi di ricevere qualche regalo, in particolare due recuperi e almeno tre acquisti. I due recuperi sono facilmente intuibili, ovvero Leo Stulac e Dario Saric: il primo viene da due prestazioni in crescendo, e ha dimostrato che con la sua regia la squadra migliora non poco in gestione di palla e situazioni pericolose, senza contare il grande apporto sulle palle inattive. Il secondo, finalmente, è entrato in campo con una voglia mai vista e una grande condizione fisica, dimostrando che il suo valore è tutto da scoprire, prima di parlare troppo presto di quanto si sia speso per lui.
Se a questo si aggiunge un mercato di livello, le possibilità per i rosa si ampliano di molto: serve di certo un comprimario per Valente sulla destra, un esterno di fascia che permetta a Sala di rifiatare e un’altra punta che sgravi Brunori dal peso dei gol. Con l’unione di questi doni, di certo il Palermo potrebbe ricevere nel 2023 molte più sorprese di quanto uno possa aspettarsi.