Ricostruire la fortezza Palermo

Il copione di un film già visto. Un castello costruito con pazienza e cura nel girone d’andata e caduto pietosamente, come fosse fatto di carte da gioco, nel girone di ritorno. Come nella passata stagione anche quest’anno il Palermo è riuscito a dilapidare quanto di buono fatto nella prima parte di campionato con un girone di ritorno quasi da retrocessione. Dai 37 punti conquistati nel solo girone di andata, con una media punti da volata in solitaria, al misero bottino di 13 punti nelle ultime 11 gare, frutto di sole 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.
Dal primo posto in classifica a 5 punti di distanza da Brescia e Lecce, i rosa si sono fatti raggiungere e poi superare da entrambe le squadre e si trova adesso invischiato nella zona play-off. Divario non proibitivo quello fra la compagine di Stellone e le prime due della classe, ma serve adesso una scossa per cambiare i numeri poco fortunati dei rosa. Il Lecce, ad esempio, dista soli due punti con la sosta da effettuare e gli scontri diretti a favore della squadra rosanero, ma i salentini vengono da 13 punti nelle ultime 5 gare, guadagnando al Palermo praticamente 1 punto a giornata. Il Brescia, capolista del torneo, condivide invece nelle ultime 5 gare lo stesso score dei rosa: 8 punti raccolti, ma si ritrova in vetta per via del sorpasso maturato nelle giornate precedenti, e con il successo di venerdì contro il Venezia le rondinelle hanno momentaneamente allungato a +7 sulla compagine rosanero.
Dopo l’immeritata sconfitta di Pescara domani al “Renzo Barbera” arriva il Verona di Grosso, che non vince da tre giornate ma vede la zona promozione a sole 6 lunghezze. Sarà quindi bagarre fra due squadre letteralmente assetate di punti: da un lato i gialloblù hanno sempre trovato il gol nelle ultime 5 trasferte, dall’altro i rosa hanno abbandonato da tempo le vesti di miglior difesa del torneo ed incassano gol da ben 8 partite consecutive, tuttavia gli 8 punti nelle ultime 4 partite casalinghe rimane uno score che può promettere bene.
Il Brescia tenta la fuga, il Lecce è una macchina acchiappapunti ma il castello rosanero non è ancora abbattuto. In uno scenario in cui, di fronte alle rovine, alla gente sembra quasi più adatto portarsi qualche souvenir piuttosto che ricostruire, alla squadra rosanero tocca rimboccarsi le maniche e rimettere ogni pietra caduta al suo posto per poter accogliere, al termine del campionato, la Serie A come ospite speciale.