Palermo, il pagellone dopo la sessione invernale: mercato da 7,5
Si è conclusa una delle sessioni di calciomercato invernali più avvincenti della storia recente del Palermo. Perché non è certo un mistero come, soprattutto negli ultimi 7-8 anni, gennaio non sia stato un mese esattamente felice per le entrate e le uscite rosanero.
Quest'anno, invece, il club non ha badato a spese, con il City Football Group che ha ha messo il piede sull'acceleratore e la dirigenza rosanero che ha affondato su profili di conclamato spessore. Sì è partiti con l'ottimo Gennaro Tutino, che in Serie B rappresenta uno dei profili più forti per il reparto offensivo da anni. Si è continuato con un Valerio Verre che era ormai in pianta stabile un giocatore da Serie A, e che alza non poco la qualità del reparto offensivo. Senza dimenticare, ad inizio mercato, l'arrivo di quel Renzo Orihuela che ha debuttato ad Ascoli e di cui si parla un gran bene.
Nell'ultima settimana, però, si è deciso di affondare con decisione su alcuni profili che hanno alzato non poco il tasso tecnico di una difesa che era stata sfoltita dagli addii di elementi non più funzionali al progetto. Così sono arrivati il centrale danese Simon Graves dal Randers, Edoardo Masciangelo dopo una lunga trattativa e Giuseppe Aurelio dal Pontedera.
Il Palermo che torna dunque ad avere ben tre alternative a sinistra, con Marco Sala che potrà finalmente rifiatare. E al centro, nessuno del terzetto difensivo titolare sarà più costretto agli straordinari vista la ritrovata abbondanza nel reparto dei centrali. Un mercato da 7 e mezzo abbondante, con un 8 che sarebbe arrivato qualora a destra fosse arrivato un rincalzo per l'instancabile Nicola Valente. Ma questo, così come un ulteriore attaccante, sarebbe stato giusto un plus in una sessione di mercato praticamente impeccabile, che ha rafforzato in maniera importante il Palermo che adesso è legittimamente candidato a guadagnarsi un posto nella griglia play-off.
Photo Credits: Palermo FC