Palermo, gli errori arbitrali iniziano a pesare
Contro la Reggiana l'ultimo episodio netto, ma se ne contano diversi, di uguale nitidezza

Premessa doverosa e necessaria: il Palermo sta conducendo una stagione molto deludente. Il calciomercato difficilmente potrà risolvere gli innumerevoli problemi che la compagine rosanero si è cucita addosso da tempo, e che molto probabilmente condanneranno il capoluogo siciliano ad un altro anno di “purgatorio” in Serie B. Al netto di tutto ciò, al netto di tutte le possibili e giuste perplessità su scelte societarie e guida tecnica, la squadra è stata messa in ulteriore difficoltà da errori arbitrali molto evitabili.
Ci sono almeno quattro occasioni nitide, in quattro match diversi, che nell’epoca del Var non possono essere accettate, né taciute.Si comincia nel match interno contro il Cesena, terminato poi 0-0: nel primo tempo Pierozzi arriva prima sul pallone in area, e il suo piede viene colpito da Ceesay: rigore solare, ma non viene assegnato (tra l’altro un rigore identico era stato concesso al Parma proprio contro il Palermo qualche mese prima in Coppa Italia). Ancora in casa, Palermo-Cittadella, match perso poi 0-1: Nedelcearu viene abbattuto da Kastrati con un pugno, l’arbitro non vede e il Var ancora una volta non interviene.
Si passa poi a Palermo-Catanzaro, altra partita casalinga persa dai rosanero per 1-2: tocco netto di mano di Pontisso in area, ancora una volta niente da fare. Da ultimo l’episodio di Reggiana-Palermo: Segre, imbeccato da Verre in area, viene platealmente spinto a due mani da Sersanti. Nuovamente, né l’arbitro vede né c’è intervento del Var, e ancora una volta l’ironia della sorte vuole che, qualche ora prima, venga fischiato un rigore identico al Milan per fallo del portiere del Parma Suzuki sul rossonero Pavlovic.
A fronte di queste quattro sviste palesi, che sicuramente hanno inciso nei risultati negativi dei rosa (aggiungiamo una statistica, due rigori assegnati in 23 turni ad una delle squadre con il maggior numero di tocchi nell’area avversaria sono davvero pochi), non si ravvisano errori contrari che abbiano permesso alla squadra di Dionisi la famosa “compensazione naturale” che nell’arco di 38 gare di solito avviene. L’unico episodio dubbio da citare è il gol del momentaneo 1-0 che la Cremonese aveva segnato alla terza giornata contro i rosa, annullato perché Desplanches era schermato da un giocatore grigiorosso. Ma, appunto, non è di certo una cosa inopinabile.
Insomma, appare chiaro che il Palermo sia stato molto sfortunato in questo frangente durante la stagione in corso. Siccome moltissime squadre (come ha fatto legittimamente la Reggiana prima del match contro i rosanero) alzano la voce e pretendono rispetto, è ora che lo faccia anche la squadra rosanero, dato che, urge ripeterlo, si sta parlando di errori assolutamente evitabili soprattutto grazie alla tecnologia.