GIORNO PER GIORNO

GIORNO PER GIORNO

Serviva continuità, così è stato. Roberto Boscaglia a margine del derby aveva sentenziato: "oggi inizia il nostro campionato", ipse dixit. Infatti a poco più di settantadue ore di distanza il Palermo sbanca il Menti di Castellammare con una prestazione sontuosa. La squadra si esalta nel periodo forse più buio di questo inizio stagione e trae linfa vitale nella notte più attesa, in cui ci sarebbero state tutte le circostanze per capitolare ma così non è stato. Invece, proprio nel momento del bisogno il Palermo si riscopre come "gruppo squadra", merito di Roberto Boscaglia unico et indiscusso comandante in plancia di comando. Con buona pace dei "ah, ma il mister è scontento, forse il rapporto con la società non è solido, si sarà pentito": tutte cazzate. Il tempo, che meraviglia, pazientemente mette tutto e tutti al proprio posto: così il club siciliano inizia a trovare quella serenità conditio sine qua non per plasmare il domani.

 

La sensazione è plastica, empirica: ciò che fino a qualche settimana fa sembrava un insieme di estrenei spaesati vocati all'improvvisazione ora è (quasi) squadra. L'IO viene deposto, il tempo in campo non è più scandito dal singolare della prima persona ma dal coro unisono del NOI. Così undici arditi resistono, incantano, emozionano e scrivono una pagina di storia contro il Catania. E ancora, ieri a Castellammare altra recita in crescendo dei ragazzi: Odjer è ovunque, Martin c'è e disegna opportunità, Kanoute vola e ispira, Marconi si impone e Pelagotti custodisce. Ma c'è Floriano F come Freccia del Sud, lui sì sempre in campo deve stare. Finalmente Saraniti, amunì, scrive il suo nome a referto, lo merita è giusto così.

 

Alt, nessun canto di giubilo perché niente è stato compiuto e la classifica rimane ancora irrispettosa per questi colori e per la missione che la nuova società ha assunto circa un anno fa: tranquilli nessuno dimentica, c'è tempo per i peana. Ma qualcosa di nuovo, lo ripeto in qualsiasi sede da Catanzaro, sta nascendo. Lo si vede e percepisce, perché forse quello che serviva era realmente "soltanto" tempo e un "minimo" di pazienza che questa società ha dimostrato di meritare durante tutta la passata stagione. Come dite? Sì, ci saranno stati errori, ne abbiamo discusso in tutte le modalità e lo continueremo a fare, ora però è tempo di giocare. Quindi adelante, sì, con juicio, tutti insieme giorno per giorno, partita dopo partita. 


 

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