Amauri: «A Palermo è stato stupendo. MZ un grande presidente»

Amauri: «A Palermo è stato stupendo. MZ un grande presidente»

 

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Per analizzare il momento positivo in casa Palermo e parlare della storia, con ricordi e aneddoti, abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex bomber rosanero Amauri. Nel ringraziarlo per la sua simpatia, disponibilità e collaborazione, riportiamo quanto emerso.

 

Partiamo con un pensiero sull’ex presidente Zamparini.

«Posso parlare soltanto bene di Maurizio Zamparini. Nel 2006 mi ha voluto a tutti i costi: nonostante alcuni errori è stato un grande presidente, raggiungendo risultati importanti. Quell’anno siamo arrivati ad un passo dalla Champions, peccato per il mio infortunio. Sono stati due anni intensi».

 

Mancherà più il Palermo a Zamparini o viceversa?

«Entrambi. Al di là di quello che si legge sui giornali, penso che si mancheranno reciprocamente. Nel mondo, infatti, quando si parla di Palermo si fa riferimento a Zamparini e viceversa. A volte, nella vita, tutto finisce: spero che il presidente sia felice e contento di quello che ha fatto. Mi auguro che chi arriverà metterà la sua stessa passione».

 

Il merito più importante di Zamparini?

«A Palermo sono passati grandissimi calciatori. Sappiamo che i rosanero non hanno le disponibilità economiche, ad esempio, di Juve, Milan, Inter. Quindi il Palermo per sopravvivere deve essere gestito in un certo modo. Negli anni il presidente e anche il direttore Foschi hanno gestito perfettamente la società. Ovviamente i tifosi non vorrebbero veder partite alcuni giocatori ma, ripeto, la società ha svolto bene il suo lavoro».

 

Qual è il momento più bello vissuto a Palermo?

«Quel periodo è stato emozionante, stupendo. Se proprio devo ricordare un istante, battere la Fiorentina con una mia doppietta è qualcosa di indelebile. Ricordo anche lo scontro al vertice contro l’Inter, c’era un’atmosfera indimenticabile».

 

Infine, che progetti ha per il futuro?

«Spero di rimanere nel mondo del calcio: ho un figlio di 12 anni, anche lui ha questa passione per il calcio. Seguire lui, per me, è un onore e spero che lui possa continuare su questa strada. Certamente senza alcuna pressione, deciderà tutto lui. Spero di venire presto a Palermo perché lì ho tanti amici».

 

di Francesco Lupo


 

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