MZ e le scelte incomprensibili di un patron abbandonato da tutti

Lo strappo con Corini costa al presidente il posto nel cuore degli ultimi sostenitori. Adesso l'isolamento è totale.

MZ e le scelte incomprensibili di un patron abbandonato da tutti

Solo contro tutti. Persino contro il suo stesso investimento, verrebbe da dire. Si fa davvero tanta fatica a comprendere quali siano le ragioni che determinano le mosse, sempre più spesso incomprensibili, compiute da Maurizio Zamparini. Divenuto vittima della sua exit strategy. Sempre che di strategia si possa ancora parlare. Andiamo per ordine. Al cospetto di un Palermo che affonda, la scelta del patron è quella della resa incondizionata. Senza neanche passare dal calciomercato e da un girone di ritorno che mette in palio 57 punti. 

 

Le sette lunghezze di distanza dall'Empoli equivalgono a scambiare una condanna di primo grado per una sentenza della Cassazione. Come se non bastasse, dopo aver trovato un allenatore che ci mette ardore e passione, nonché indissolubilmente legato ai colori rosanero come Corini, MZ ora cerca di sabotarlo in qualsiasi modo. La furia presidenziale è figlia delle ragionevoli richieste del Genio per potenziare una squadra ancora viva, con unità di intenti e con la voglia di migliorarsi sul campo. La rottura si consuma quando si domanda a Zamparini il necessario per salvare il Palermo. 

 

A conferma della mancanza di fiducia nelle già peraltro scarse possibilità di confermarsi tra le 20 regine d'Italia, dopo un mercato estivo che ha oggettivamente indebolito una rosa che nella passata stagione aveva evitato la B all'ultima giornata con un successo di misura sul Verona. Nel momento in cui, teoricamente, bisognerebbe risolvere una crisi che vede il Palermo a un passo dalla retrocessione nel torneo cadetto, Zamparini rischia di determinare un pericoloso tutti contro tutti. Anzi, un tutti contro uno. Con tifosi (ma non è una novità), squadra e adesso anche qualche esponente della società come il vice-presidente Miccichè in aperto dissenso rispetto alla decisione di delegittimare Corini. Sarà una seconda parte di stagione molto lunga, non rimane che sperare in un miracolo.