Mignani, una parentesi in rosanero da signore

Mignani, una parentesi in rosanero da signore

Quella di Michele Mignani alla guida della squadra rosanero si può di fatto definire una parentesi. Sembra, infatti, davvero difficile che il rapporto tra il tecnico ex Bari e il Palermo possa proseguire, nonostante un contratto fino al 2025.

Una parentesi, quella di Mignani, che nei risultati di certo non verrà ricordata alla grande. Solo due vittorie (con Sudtirol e poi con la Samp ai playoff), tanti pareggi, e le sconfitte contro Reggiana, Spezia, e Venezia (due volte) nelle semifinali. Addossare al tecnico genovese la maggior parte delle colpe di questo andamento sarebbe molto ingiusto: Mignani ha ereditato una squadra spenta, poco reattiva fisicamente e ormai avviata a concludere il campionato nell'anonimato.

Nonostante tutto ciò, nonostante Mignani avrebbe potuto rispondere a tanti quesiti postigli con un "Ma che volete da me, che sono arrivato ieri", lui non lo ha mai fatto. Ha ricoperto la sua carica da vero signore, con grande eleganza e provando fino all'ultimo a invertire una rotta che, però, appariva già segnata. Resterà di certo il ricordo di una persona che nel mondo del calcio ci sta bene, e da esempio per molti altri.

Dunque, se davvero sarà addio, buona fortuna mister: dopo l'amarezza di Bari e la parentesi di Palermo, magari è il momento della rinascita.