Lupo: «L'istanza fallimentare inizialmente ha pesato sul mercato»

Le parole del ds del Palermo in conferenza stampa

Lupo: «L'istanza fallimentare inizialmente ha pesato sul mercato»

Intervenuto in conferenza stampa a pochi giorni dalla partita contro il Foggia, il direttore sportivo del Palermo, Fabio Lupo, ha parlato del calciomercato invernale dei rosanero: 

«Credo che sia più certo un giocatore che abbia giocato per sei mesi per una squadra rispetto ad un giocatore che sarebbe arrivato e avrebbe dovuto acclimatarsi e capire le tattiche del tecnico. Per questo abbiamo scelto la soluzione interna. Abbiamo fatto questa valutazione: meglio una soluzione interna, come Rajkovic o lo stesso Ingegneri che sta per rientrare. Le altre squadre? Abbiamo chiuso il girone di andata in ascesa e in vetta alla classifica. Il Frosinone si è rinforzato con un paio di innesti come noi, che abbiamo colmato le lacune dell’organico: un giocatore mancino che sappia giocare a sinistra, come Fiore, e uno bravo nel gioco aereo, come Moreo. Poi siamo stati alla finestra. Evidente che le squadre che erano in ritardo di dieci punti dovessero rinforzarsi nettamente. Ma non vedo squadre che possano stravolgere certi equilibri. L’Empoli era forte anche prima e si è privata di due giocatori che sono andati in A e li ha sostituiti con giocatori altrettanto forti. Ci sorprendevamo quando non portavano risultati, non adesso. Il Parma doveva fare qualcosina in più e l’ha fatto. Ma è una squadra che era indietro. Lacune sulle fasce? No, all’inizio del mercato avevamo Rolando i cui tempi di recupero non erano ancora certi. Via via che i giorni sono passati, abbiamo ritenuto che Fiore potesse avere quelle caratteristiche lì. Il miglioramento delle condizioni di Rolando ci ha dato conforto e a quel punto abbiamo ritenuto di fare una scelta conservativa del gruppo, in vista anche del recupero di Rajkovic che ha fatto progressi notevoli tanto da essere convocato per Empoli. Haksabanovic e Callegari? Su Callegari l’agente ha ritenuto la proposta non adatta rispetto alle altre trattative. Sospetto che non avesse sul tavolo altre offerte e i fatti mi hanno dato ragione, visto che andrà in scadenza. Ci ha rimesso il PSG e anche il giocatore che poteva fare un percorso interessante con noi. Non ci ha alterato gli equilibri comunque. Haksbanovic? Il club ha avuto un ripensamento, ha fatto una valutazione tecnica e l’ha tenuto. Ma anche qui, non sposta alcun equilibrio. Ci è arrivata questa segnalazione, questa opportunità.

Per fortuna abbiamo un allenatore che ha uno staff sempre pronto a queste segnalazioni. Haksabanovic è stato valutato, lo conoscevamo bene. Quando c’è stata la possibilità, abbiamo ritenuto che potesse essere un’operazione interessante, ma non è andata.

Fallimento? Ha pesato soprattutto nella fase iniziale del mercato. Fortunatamente siamo stati pronti e questo ci ha permesso di andare a chiudere colpi che riteniamo interessanti, come Moreo, che colmassero lacune dell’organico, non in quanto a valore del giocatore, perché vediamo Monachello che sta facendo bene, quanto in termini di caratteristiche dei profili. Di Carmine un rimpianto? No, l’attacco lo abbiamo sempre ritenuto completo. Si è creata questa opportunità nell’ultimo giorno di mercato, ma senza spostare di una virgola gli equilibri di questo reparto che per noi è all’altezza. Abbiam fatto mercato seguendo un criterio di utilità».