Lui era “la Borelli” e scrisse la storia

Ottobre '32, un uruguaiano, campione del Mondo, firmò l'ultimo successo rosa in casa del Toro. Era una primadonna.

Lui era “la Borelli” e scrisse la storia

L'ultima vittoria del Palermo in casa del Torino si è verificata in un altro mondo, in un'altra vita: il 16 ottobre 1932. C'era Mussolini. In quella stagione, in panchina si alternarono due tecnici ungheresi (Feldmann e Csapkay) e il Palermo si salvò arrivando dodicesimo.

A Torino vincemmo 1-0, gol di Hector Pedro Scarone, 34 anni, detto “El Mago”, campione del Mondo e vincitore di due Olimpiadi. Gli archivi raccontano di un giocatore con classe infinita, lentezza e lunghe e incomprensibili pause.

Era un altro mondo e lui era un tipo particolare, con atteggiamenti da prima donna: in Uruguay lo chiamavano con il cognome di una diva del cinema muto. Lui era “la Borelli”. E' ancor oggi il bomber più prolifico nella storia della nazionale. E' una figura perpetua del calcio uruguaiano. Come in Italia lo sono Zoff, Riva, Rivera e Mazzola.

Sono passati più di ottant'anni. E' passata una vita. Quest'articolo dà una spolverata a ricordi lontanissimi. Ora bisognerebbe riscrivere la storia, renderla moderna, al passo con i tempi. L'ora esatta potrebbe scoccare alle 16,45 di domenica 27 settembre 2015. Non ci sarà Scarone ma in maglia rosanero, a Torino, avremo un altro campione del Mondo... Sperando che sia “El Mago” e non “la Borelli”.