Lopez, perché non dai le chiavi della cabina di regia a Diamanti?

Diamanti, finito un po' ai margini, è l'unico giocatore di qualità rimasto a disposizione. E se si affidassero a lui le chiavi della cabina di regia?

Lopez, perché non dai le chiavi della cabina di regia a Diamanti?

Le partite contro Atalanta e Juventus non erano, per ovvi motivi, partite in cui era lecito aspettarsi un risultato favorevole: a far male non son tanto le due sconfitte, che fanno parte della natura delle cose, ma gli elementi tecnici impietosi che sono stati forniti dalle stesse in particolar modo per quanto riguarda la difesa e il centrocampo. Se la tendenza tafazzista della retroguardia rosanero è cosa abbastanza nota e quasi insolubile, per quanto riguarda il centrocampo il problema è più recente ed è sostanzialmente legato al mercato di gennaio.

 

Se nella prima fase di campionato (pur non convincendo mai del tutto sia a livello di collettivo sia per quanto riguarda le prestazioni individuali) il centrocampo del Palermo aveva comunque una discreta profondità e aveva trovato nell’un tempo mistero buffo Quaison un elemento trascendentale, dopo gennaio si è ritrovato senza i suoi elementi migliori (anche solo potenzialmente come nel caso di Hiljemark) senza nessun ricambio nemmeno a livello numerico, ritrovandosi così con una coperta corta dallo spessore limitato. Gazzi è un incontrista e non può andare oltre l’onesto lavoro sporco;  Jajalo è un giocatore monodimensionale da cui non ci si può aspettare con costanza gesti come la punizione di Firenze; Bruno Henrique ha i piedi ma il suo tempo di gioco è un ibrido tra quello brasiliano e quello della Serie A e questo lo limita; Chochev tra quelli che ci sono a disposizione è quello più completo ma resta comunque un incursore ed è pur sempre Chochev, miracoli non ne può fare. Parlando in generale al centrocampo manca quella qualità necessaria per la gestione serena dei possessi palla e per la costruzione del gioco, una dote che i centrocampisti a disposizione di Lopez non possono garantire.

 

Eppure un giocatore di qualità il Palermo lo avrebbe a disposizione, ovvero “Alino” Diamanti, che però Lopez (come prima Corini) vede poco, impiegandolo con il contagocce, come successo nell’ultima gara contro la Juventus, in cui ha telecomandato sulla testa di Chochev la palla del primo gol di sempre del Palermo allo “Stadium”.  La provocazione a questo punto sorge spontanea: perché non consegnare a Diamanti le chiavi della cabina di regia? Il 23 rosanero, ormai non più verdissimo non è comunque mai stato uno scattista (questo è uno dei motivi tecnici che lo ha gradualmente portato ai margini delle rotazioni offensive) ma resta comunque un giocatore dai colpi importanti e di grande estro. Può sembrare assurdo, ma farlo giocare in una posizione in cui avrebbe visione del campo e in cui non dovrebbe necessariamente correre avanti e indietro per 90 minuti è probabilmente il modo migliore che c’è per valorizzarne le qualità.Questo Palermo per provare a salvare il salvabile ha bisogno di un quid in più e lui, seppur in una funzione diversa rispetto a quella originale, è l’unico che effettivamente può darlo.