Le strane mosse del Cardinale Zamparini
Nicola Alice
Erano gli anni 50 quando per la prima volta entrai allo stadio della Favorita per il big match della serie B Palermo-Atalanta. Se ben ricordo finì 1-0 per il Palermo, con rete di Vernazza. Da quel giorno ho avuto una sola fede calcistica, il Palermo.
Da allora come tifosi abbiamo vissuto periodi brutti, bruttissimi, che sono magicamente diventati belli, anzi bellissimi quando è arrivato Zamparini, ma ad un tratto dopo la giornata più bella conclusasi male (Roma, la finale di Coppa), Zamparini è balzato prepotentemente alla ribalta (più di quanto lo fosse già) con comportamenti particolari, bizzarri, incomprensibili, strani, ma sempre spettacolari. Ho cercato uno spiraglio di logica ma non ci sono riuscito.
Allora ho cercato di paragonarlo o accostarlo a qualche personaggio famoso del presente o del passato e alla fine ne ho trovato uno identico, che visse nel 1600: il cardinale Richelieu. Di lui si diceva che nella sua vita “il bene che fece l'ha fatto male, ed il male che fece l'ha fatto bene”.
Triplo ritratto del cardinale de Richelieu, di Philippe de Champaigne, National Gallery, London.