L'astinenza casalinga di punti e gol del Palermo è record europeo. Ma De Zerbi vola...

C'era una volta a Palermo uno stadio che era che era tabù per tutte le squadre ospiti. La squadra che ci giocava non lasciava punti a nessuno perchè sistematicamente li metteva nel suo carniere, arricchendo  classifiche di sicuro affidamento. Lo stadio era il Barbera, e la squadra era  il Palermo. Non andando molto lontano basta ricordare che nel campionato 2009/10 (appena sei anni fa) vinse quattordici partite casalinghe, di cui sette consecutive. Era il primo anno di Delio Rossi, subentrato in corsa a Walter Zenga, e fu anche l'anno dell'imbattibilità casalinga, dei 65 punti finali, dei 59 gol fatti e delle 18 vittorie totali, comprese le quattro, fra andata e ritorno, nelle partite giocate contro Juventus e Milan. Adesso invece fa notizia riscontrare che quest'anno i rosa hanno già perso le tre partite giocate fra le mura amiche, con l'aggravante di non avere  segnato neppure un gol. Il Giornale di Sicilia in edicola oggi evidenzia che questo addirittura è un record europeo, seppure in negativo ricordando che nei maggiori campionati del vecchio continente non c'è un altra squadra che nelle partite casalinghe abbia lo stesso score dei rosanero. Certo, ce ne sono altre che hanno perso le prime tre di campionato, ma qualche gol l'hanno fatto: chi uno, chi due chi addirittura 3. Ma zero gol nessuno. E inoltre emerge   che il Palermo mai ha perso i primi tre incontri giocati in casa. Al massimo sono state due le gare consecutive perdute, ma occorre tornare indietro a circa cinquanta anni fa, nel 1969/70. Ma contemporaneamente il fatto strabiliante è che questa è la stessa squadra che sta entusiasmando tutto l'ambiente e sta raccogliendo consensi ed encomi da tutti, come dimostra l'ovazione e la standing ovation raccolta allo stadio sabato pomeriggio. Anche il presidente Zamparini, dopo la partita persa contro la Juve ha dichiarato: «Perdere partite di questo tipo fa male specialmente perdere per un autogol. La cosa davvero confortante, però, è vedere un Palermo del genere. Un Palermo così non lo vedevo da tanti anni. Oggi il Palermo è una squadra ed è merito di De Zerbi, e mi auguro di avere questo allenatore in panchina nei prossimi quattro o cinque anni». Nel calcio spesso i fatti che si susseguono portano  ad inspiegabili contraddizioni...