La vita dopo Zamparini: dove sono oggi i tecnici del Palermo

Dal 2002 a oggi il Palermo ha avuto venticinque allenatori. In questo articolo vi raccontiamo cosa fanno oggi.

La vita dopo Zamparini: dove sono oggi i tecnici del Palermo

Stefano Pioli è stato nominato allenatore dell’Inter e con il suo arrivo è ulteriormente aumentata la rappresentanza attiva  di un manipolo elitario ma nutrito di valorosi, la dimostrazione calcistica che del doman non v’è certezza: gli allenatori del Palermo dell’era  Zamparini. Venticinque tecnici, spesso chiamati come i salvatori della patria ma finiti per essere regolarmente esonerati, in una dialettica che storicamente ci mette pochissimo a passare dal “Non ci lasceremo mai” di Wess e Dori Ghezzi al furente grido “Varo, rendimi le mie legioni” pronunciato da Ottaviano Augusto al termine della sconfitta nella battaglia di Teotoburgo del 9 d.C. contro le tribù germaniche guidate da Arminio. Inutile dire chi  fa Augusto e chi fa il generale Varo. Su Ballardini e De Zerbi, i due allenatori in carica questa stagione, non c’è granché da dire per ovvi motivi, ma cosa fanno adesso i loro illustri predecessori?

 

In Serie A, l’arrivo di Pioli, secondo tecnico subentrato a campionato in corso, è stato preceduto dalla staffetta all’Udinese tra Beppe Iachini e Delneri, che sta rilanciando i bianconeri, mentre Giampiero Gasperini, dopo aver rischiato l’esonero proprio contro il Palermo, sta facendo grande l’Atalanta. In cadetteria gli ex tecnici rosanero sono 4. Stefano Colantuono ha appena preso  il posto del deludente Stellone al Bari; Giuseppe Sannino allena la Salernitana; Serse Cosmi dopo l’exploit della scorsa stagione è in grande difficoltà con il suo Trapani, mentre Rino Gattuso cerca di trascinare un Pisa sconquassato a livello societario. In Lega Pro Daniele Arrigoni allena la rappresentativa nazionale di categoria, mentre Giacomo Bosi già dall’anno scorso è tornato al suo, straordinario, lavoro con la Primavera.

All’estero sono quattro gli ex allenatori rosanero attualmente impegnati. Tre di questi sono stati protagonisti del valzer della panca dello  scorso anno. Giovannino Tedesco è tornato a Malta ad allenare il Floriana di Riccardo Gaucci, figlio di Luciano, Guillermo Barros Schelotto, che a livello formale non è mai stato l’allenatore del Palermo, è da sei mesi al Boca Juniors mentre Fabio Viviani è stato ingaggiato dagli emiratini dell’Etihad Kalba. Diverso invece il lavoro di Renzo Gobbo, che allena in Africa all’Abuja Academy, una Scuola Calcio che forma giovani prospetti nigeriani, un nome per tutti Sadiq Umar del Bologna. La legione straniera fino a poco tempo fa era composta anche da Walter Zenga e Francesco Guidolin, ma le loro avventure rispettivamente con Wolverhampton (Championship) e Swansea (Premier League) son culminate con due esoneri.

Il tecnico di Castelfranco Veneto, uno dei migliori tecnici dell’era Zamparini, era considerato un papabile per la panchina dell’Inter, ma alla fine non se ne è fatto nulla e dunque Guidolin resta senza panchina, condividendo per ora questo destino con un altro tecnico che ha fatto la storia al Palermo, ovvero Delio Rossi, fermo dall’esonero dello scorso anno al Bologna ma che, stando ai rumors, potrebbe accomodarsi sulla panchina del Pescara al posto di Oddo. Rossi e Guidolin non sono però gli unici fermi ai box. A fargli compagnia per adesso ci sono Bortolo Mutti, l’anno scorso esonerato dal Livorno, Alberto Malesani, che in attesa di un ingaggio lavora nei suoi vigneti mentre spopola come icona social, Walter Novellino e Rosario Pergolizzi, il condottiero dello Scudetto Primavera 2009 che ha lasciato il Marsala qualche mese fa. Discorso diverso per Devis Mangia, che la stagione scorsa ha lasciato l’Ascoli per problemi di salute che si spera siano risolti.

Ci sono anche allenatori che sono fermi da tantissimo tempo. Silvio Baldini, colui che disse il famosissimo “Dice solo cazzate” a Zamparini pagando con l’esonero, è fermo da 5 anni dopo l’ultima esperienza a Vicenza. Fermi da tempo anche Nedo Sonetti e Giuseppe Papadopulo  anche se per loro pesa (o comunque potrebbe pesare) il  fattore anagrafico. A questo gruppo si aggiunge anche il capostipite di questa lunga serie di allenatori, ovvero Ezio Glerean. Scelto inizialmente da Zamparini come allenatore del Venezia, Glerean, che aveva entusiasmato con il suo 3-3-4 a Cittadella, fu portato a Palermo dopo il passaggio di proprietà con Sensi, ma la sua avventura durò quattro partite, coincise con l’eliminazione dal girone in Coppa Italia ed una sconfitta contro l’Ancona, che portarono, su input di Foschi, al cambio di guida tecnica con Arrigoni. Glerean non allena da cinque anni ma in compenso ha pubblicato un libro e soprattutto può fregiarsi di essere stato ispiratore de “L’uomo in più” opera prima del 2001 di un certo Paolo Sorrentino il cui titolo deriva per l’appunto dall’uomo in più utilizzato da Glerean per attaccare. Che non è certamente cosa da poco.