La miglior difesa «tradisce» Tedino, un pari che non soddisfa

Una sfida con tanti gol per i demeriti delle difese

La miglior difesa «tradisce» Tedino, un pari che non soddisfa

Pur non trattandosi di bel calcio (andrebbe mostrata nelle accademie come esempio di come NON si difende) Pescara-Palermo è stata una bella partita, godibile e divertente. I rosanero tornano dallo stadio “Adriatico” con un punto che soddisfa il giusto ma che può andar bene visto l’andamento della gara, per quanto resti qualche rimpianto per l’occasione all’ultimo di Nestorovski e per il gol (regolare ma difficile da giudicare a velocità normale) annullato a Chochev.

 

>>Zeman: «Nel primo tempo meglio il Palermo. Stiamo crescendo»

 

A fronte di una partenza gagliarda sul fronte offensivo, la squadra di Tedino si è letteralmente lasciata andare in difesa contro l’unico tipo di squadra con cui non puoi permetterti di farlo. L’iniziale svantaggio è proprio figlio di questo atteggiamento con Cionek che in occasione del lancio di Coda è rilassato come se fosse al “Club Tropicana” cantato dai “Wham!” salvo rendersi conto che Capone sta andando all’appuntamento con il gol, aiutato anche dall’uscita incerta di Posavec.

 

Per fortuna anche il Pescara, in quanto squadra Zemaniana, è stato coerente con i suoi principi che fanno della difesa un dettaglio di contorno come i pomodorini nell’insalata. Il Palermo ha reagito bene, prendendosi gli spazi che la difesa gli ha concesso e trasformandoli nelle reti di un illusorio vantaggio, durato poco per una serie fortunosa di carambole che a inizio ripresa ha consentito a Brugman di pareggiare.

 

>>Tedino: «Brutto approccio nel secondo tempo. Volevo vincere»

 

A parità ripristinata le due squadre hanno giocato senza esclusione di colpi con il Palermo che, pur continuando con bieco tafazzismo a rischiare in difesa venendo salvato prima da Mancuso con il suo cucchiaio improbabile e poi da un prodigio di Cionek in chiusura di Pettinari, ha dimostrato di avere qualcosa in più del Pescara, che deve ringraziare il guardalinee (per quanto come detto non fosse una chiamata facile) e soprattutto Fiorillo, che prima del miracolo su Nestorovski, ha fatto in uscita sempre sul macedone, ciò che Posavec doveva fare sul gol di Capone, ovvero andare fino in fondo.

 

Oltre al solito Nestorovski (in un momento di grazia assoluta che la prossima settimana si godrà la sua nazionale) da sottolineare la buona prova di Fiordilino (alla prima da titolare in rosanero) che se la cava benissimo in un ruolo già ricoperto ma che non gli appartiene e quella di Chochev: se il bulgaro da quando è al Palermo avesse giocato sempre con questa presenza di spirito né avremmo tutti una percezione diversa. Male invece le seconde punte: Coronado è stato sempre troppo stucchevole, il suo sostituto Embalo, impalpabile.

 

>>Pescara-Palermo, una bella battaglia senza vincitori

 

Alla fine della giostra il punto conquistato nel complesso si può considerare buono ma la prossima settimana contro la Cremonese, nell’ennesima gara in cui il Palermo sarà “mutilato” dalle partite internazionali, bisognerà giocare con un approccio difensivo che non deve assomigliare minimamente a quello visto stasera.