La Gazzetta dello Sport: "Palermo scalpita per Vazquez. Contro la Bulgaria, Conte potrebbe schierarlo dall'inizio"

Domani sera allo stadio  “Renzo Barbera” di Palermo, l'Italia  di Antonio Conte affronterà (ore 20.45) la Bulgaria, in un match di qualificazione ai campionati Europei di calcio, in programma in Francia dal 10 giugno al 10 luglio 2016. Tra gli azzurri ce ne sarà uno che sentirà particolarmente propria questa partita, in quanto per lui sarà come giocare in casa, avendo davanti il pubblico amico, che lo supporta in tutte le domeniche di campionato. Il riferimento è a  Franco Vazquez, centrocampista italo-argentino del Palermo, rimasto in panchina per tutta la partita di giovedì a Firenze contro Malta, per “El Mudo” potrebbe scoccare finalmente l'ora del debutto con la maglia azzurra, “non per la piazza di Palermo - scrive La Gazzetta dello Sport - ma per la capacità di saltare l'uomo”. Ecco il testo dell'articolo pubblicato stamane da “la rosea”: “Dalla Bulgaria alla Bulgaria, chissà che non sia la volta buona. L’estate di Franco Vazquez è stata un po’ così: speranze e attesa, che passasse un treno ancora più comodo di quello su cui sali una volta arrivato in Italia – si legge –. Il mercato è una strana bestia fatta così: blandisce, fa immaginare se non illudere, e poi capita che lasci chi ci ha creduto lì, a guardare un futuro rimasto alle spalle. Vazquez un po’ ha sperato che fosse già l’ora di un club da scudetto, poi lunedì ha capito definitivamente che, per quanto di un solo anno, l’appuntamento è stato rimandato: ne ha preso atto che era già in Nazionale, e il minimo è diventato confidare di non dover rinviare pure il momento azzurro che sta aspettando. Dalla Bulgaria alla Bulgaria, dunque. La prima convocazione di Conte fu per la gara di Sofia del 28 marzo: Vazquez la vide tutta in panchina, come gli altri due appuntamenti di qualificazione (Croazia e Malta); il suo debutto fu tre giorni dopo, la prima delle due mezzorette giocate in azzurro, ma sempre subentrando – scrive “La Gazzetta dello Sport” -: con l’Inghilterra (pronti-via e disegnò due progetti di assist) e a giugno contro il Portogallo (un timido pallonetto a partita ormai tramontata e poco altro). Ecco, stavolta Vazquez si è informato sugli orari di un treno a più alta velocità: una partita molto poco ‘friendly’ – contro la Bulgaria c’è in ballo n’altra fetta di qualificazione – e finalmente da titolare. Conosce la stazione meglio di tutti: il suo stadio, la sua gente, tanti dei compagni del Palermo in tribuna, gli occhi molto interessati di Iachini a guardarlo e ad accompagnarlo il cuore di Agostina, la compagna. Franco sa già verso che parte del Barbera voltarsi, se dovesse succedere qualcosa di bello. Vazquez subito contro la Bulgaria è un’ipotesi calcistica, non ambientale: tecnica ancora più che tattica, perché ha qualità che possono aiutare a far decollare il gioco dell’Italia senza stravolgerlo, possono dargli imprevedibilità senza perdere equilibrio. A questa Italia possono servire giocatori così e Vazquez ha nel DNA il gusto per l’assist, per l’uno contro uno, anche per il gol se certi movimenti lo aiutano ad avvicinarsi alla porta. Un aprispazi, e la Bulgaria farà di tutto per intasarli; uno spaccapartite o comunque spaccadifese chiuse, e quella della Bulgaria non lo sarà poco. Conte  in questi giorni lo ha provato sia largo a destra in un 4-3-3 che, ieri, da seconda punta nel 3-5-2, modulo che Vazquez conosce a memoria: più di qualcosa fa pensare che possa essere la volta buona davvero”.

Sabino Bisso