La disgustosa omertà di chi critica il servizio della Petyx

La disgustosa omertà di chi critica il servizio della Petyx

“S’hannu a vuscari u pani, mischino”. Una retorica troppo semplice per un servizio che l’inviata di Striscia la Notizia Stefania Petyx ha realizzato fuori dal Renzo Barbera relativamente agli ambulanti presenti negli spazi antistanti allo stadio. Diversi dei quali, ovviamente, non rilasciano a vendita conclusa uno scontrino fiscale al cliente.

Detto che chi critica un servizio realizzato per evidenziare un problema (presente in diverse città d’Italia) guarda al dito e non alla luna, bisognerebbe affrontare più che altro il problema consequenziale al servizio della Petyx, ovvero il gruppo di facinorosi che si avvicina all’inviata del tg satirico di Canale 5 e getta dapprima una birra sul cameraman, prima di minacciare con uno dei suoi elementi la donna (a cui era stato promesso un pugno se non avesse smesso di fare il suo lavoro). Troppo facile lo scarica barile a cui si assiste dopo, detto che si vive in una città in cui spesso in presenza di atteggiamenti illeciti non vi sono interventi di rilievo da parte delle forze dell’ordine vicine, ma questo è un discorso più ampio che poco c’entra con lo sport. 

Ciò che è repellente a dir poco è la coalizzazione virtuale di molti utenti del web che quasi fraternizzano virtualmente con evasori fiscali e facinorosi, giustificando il tutto con un: “Non possono dichiarare, lo Stato si piglia tutto e questi hanno famiglia da sfamare”. Troppo facile così, troppo semplice ed anche irrispettoso per chi assolve i propri doveri - che si ritengano giusti o sbagliati, sempre doveri sono - erariali col fisco. E quando ciò è condito da un atteggiamento omertoso che porta tutte le persone presenti il giorno del servizio a non prendere le difese di una donna (prima che giornalista) accerchiata da un gruppo di facinorosi, al giorno d’oggi specialmente, lascia non poca amarezza nel pensare che forse, ma forse, non ci sarà mai reale volontà di cambiare le storture quotidiane di una città bellissima ma che alle volte ti presenta il conto di una vita quotidiana dalle sfaccettature incomprensibili.