Investitori americani interessati ai progetti di Zamparini? Legambiente Grado: no al centro termale

Arrivano smentite su possibili investimenti degli americani sul progetto del Centro Termale a Grado

“Gli investitori americani sono interessati a tutte le attività imprenditoriali di Zamparini, non solo il Palermo calcio”. Questo è quanto si evince da un articolo pubblicato, qualche giorno fa,  sul Giornale di Sicilia. Tra le diverse attività, anche il Centro Termale di Grado. Abbiamo cercato conferme intervistando Michele Tonzar, Presidente del Circolo Green Gang, sezione di Legambiente di Monfalcone (Go) che ha smentito categoricamente la realizzazione dei progetti di Zamparini a Grado: “Questo progetto – ha dichiarato - non ha nessun risvolto amministrativo, impensabile che possa avere uno sviluppo. Immagino che un investitore, che non sia folle, non vada a gettare soldi dalla finestra su progetti che non hanno al momento alcuna possibilità di realizzazione. Da quel che ne so io il progetto è totalmente fermo – ha proseguito -  se è stato presentato è un ennesimo tentativo, ma immagino che il Comune non abbia alcuna intenzione di favorire la realizzazione di questo centro, né di andare avanti con questo progetto. Anche perché questa Amministrazione attuale ha sempre osteggiato, sin da quando era all’opposizione, i piani di Zamparini con lo slogan “abbasso il cemento". Noi come Legambiente ci siamo sempre opposti a questa idea, perché è totalmente avulsa dalla realtà territoriale di Grado, una cittadina che ha una storia di molti secoli ed è un gioiello dell’Adriatico, vicino ad Aquilea. Il progetto prevedeva di creare una seconda cittadina con un consumo di suolo e snaturando completamente la storia e il territorio di questa località”. Zamparini ha parlato di un diritto edificatorio dei terreni, ma Tonzar ha precisato che non c’è  nessun diritto edificatorio, senza che vi sia un'autorizzazione a costruire “Zamparini parla di una destinazione d’uso del terreno - ha spiegato -  ma sulla reale edificabilità ci sono dei passaggi amministrativi e burocratici e anche di stampo politico che devono essere decisi dalla comunità; lui contava su una variante ed un via libera quando il progetto fosse arrivato in Consiglio Comunale, però l’Amministrazione attuale, che è composta dalla lista civica Liber@, con la quale abbiamo collaborato, sostiene che bisogna mettere in salvaguardia il Piano Regolatore, dare le direttive per un nuovo strumento urbanistico, per stabilire dove si può costruire e dove il territorio va salvaguardato. Attualmente non c’è alcun diritto edificatorio”.   Sulle voci che darebbero per certo l’ingresso di investitori  nel Gruppo Zamparini e quindi anche sul Progetto “Vivere in Laguna” di Grado, Tonzar  ha dichiarato che si tratterebbe solo di una forzatura: “Ciclicamente a Grado vengono fuori notizie di investitori interessati a questo progetto: cinesi, arabi, mediorientali... Ma secondo me si tratta di una forzatura per dire “ho le spalle coperte, per cui questo progetto andrà avanti”; in realtà questo Piano è destinato a fallire, non c’è più nemmeno il mercato per questo genere di realizzazioni, non ha senso un intervento del genere. E’ una delle ragioni che insieme a quelle ambientali, spiegano perché non c’è nessun motivo per  approvarlo, non ha alcun senso, si tratta solo di una speculazione che non ha nessun beneficio per il territorio”.