Giovanni Tarantino, Gds: "Il Barbera deve tornare ad essere il Barbera. La maglia va onorata e sudata"

Giovanni Tarantino è stato ospite della 21^ puntata di Rotocalcio ed ha parlato della situazione del Palermo e dell'ambiente piuttosto ostile, soprattutto in seguito alle discutibili decisioni prese dal patron Zamparini

Ospite nel salotto di Rotocalcio, il redattore del "Giornale di Sicilia" Giovanni Tarantino ha detto la sua sul momento dei rosanero, usciti sconfitti nell'ultimo turno contro il Napoli, delle squadre che potrebbero essere risucchiate dalla zona calda della classifica e del prossimo impegno del Palermo. Adesso è il momento di tirar fuori gli attributi, c'è il rischio che i giocatori si nascondino dietro alibi come Zamparini, la tifoseria spaccata e il pubblico assente allo stadio: "Sarei tentato di dire che il rigore per il Napoli c'era, in quanto non vorrei che la squadra si nascondesse sempre dietro scuse o torti arbitrali. I rosa hanno delle carenze tecniche, è evidente, ma le salvezze si possono anche conquistare con grinta e determinazione, fattori che sembrano essere poco presenti all'interno dello spogliatoio rosanero. Per quanto concerne i tifosi, sono sorpreso che il Palermo che in queste sue battaglie sia lasciato solo dal pubblico, lo stadio vuoto non è ammissibile in un momento del genere, soprattutto per una partita come quella contro il Napoli (solo 4mila paganti). Non va bene così, ahimè voglio ricordare un episodio: nel 2008 il Catania si è salvato con un punto di vantaggio, all'ultima giornata contro la Roma, che lottava per lo scudetto, con un Massimino stracolmo. Il portiere giallorosso Doni aveva paura sui rinvii per il tifo talmente caloroso. Io voglio che il Barbera torni ad essere il Barbera, seguendo anche l’esempio dei nostri nemici. Qui le big venivano a giocare con la paura di perdere, e molto spesso i timori erano fondati". Grande sorpresa, e fino a questo momento una delle poche note positive della stagione, è Giuseppe Pezzella: "Sento di spendere delle buone parole nei confronti di questo giocatore, un classe '97 bene strutturato fisicamente che sta dimostrando di valere tanto, naturalmente ha molto da imparare e magari non ha lo stesso piede di Lazaar, ma gioca con lo stessa grinta di Carpi e Frosinone, ciò lo rende indispensabile per la squadra". Guardando la classifica, adesso rischiano anche Udinese e Atalanta: "Non stanno assolutamente bene soprattutto dal punto di vista psicologico. Adesso anche loro sono entrate in lotta per la salvezza, ma in questo momento la costatazione da fare è una: tutti abbiamo sempre pensato che Frosinone e Carpi prima o poi sarebbero scivolate, questo è stato un errore, infatti siamo arrivati ad avere un solo punto di distanza a otto giornate dal termine. Non vorrei che il Palermo si salvasse per inerzia, la salvezza deve essere strappata a morsi. Io vorrei vederli combattere per raggiungere l’obiettivo, i giocatori devono conquistarsi la salvezza e la maglia deve essere sudata". È reale il pericolo che Frosinone e Carpi possano farla in barba alle compagini che in questo momento sono in lotta per la salvezza? "Penso che sia difficile che Carpi e Frosinone si possano salvare a discapito di Palermo, Udinese o Atalanta. Sono convinto che una delle due possa scoppiare, in quanto potrebbero peccare di inesperienza, dato che ambe due sono esordienti nel massimo campionato. Voglio essere onesto però, entrambe meriterebbero la salvezza fino ad ora. L'ambiente di entrambe è compatto e coeso, questo manca al Palermo". Altro match delicato per i rosanero che dovranno vedersela contro l'Empoli, squadra non in grande forma (quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime uscite): "L’Empoli potrebbe essere già nella condizione di appagamento, è però una bella squadra. All’andata ha fatto un ottimo calcio, pur senza alcuni uomini Giampaolo è riuscito a dare continuità al buon gioco dettato nella scorsa stagione da Sarri. È una partita difficile anche se i toscani non vengono da un ottimo periodo di forma".