Foschi: «Chi era vicino a Zamparini l'ha consigliato male»

Le parole dell'ex ds rosanero Rino Foschi, raggiunto telefonicamente da SportTGS

Foschi: «Chi era vicino a Zamparini l'ha consigliato male»

Il giorno dopo il pareggio contro il Chievo, che ha sancito la matematica retrocessione, c'è molta amarezza per i tifosi rosanero. 

 

Ma, al di là della più che legittima delusione, si respira un sentimento quasi di consapevolezza: la retrocessione è il giusto epilogo per come è stata gestita la stagione. Adesso si aspetta con ansia la il termine del campionato per cercare di capire che Palermo sarà quello gestito da Paul Baccaglini

 

A tal proposito, intervistato da SportTGSha parlato dell'argomento l'ex direttore sportivo del Palermo Rino Foschi, che ha così commentato la sciagurata annata dei rosa:

"Questa retrocessione la sento un po' anche mia, perché potevo scegliere di rimanere e provare a lottare contro chi remava contro, invece ho preferito andare via. Chi era vicino a Zamparini l'ha consigliato male, è una retrocessione che si è avverata quest'anno, ma che già l'anno scorso era stata evitata solo per un colpo di fortuna".

 

Sulla trattativa che a breve dovrebbe concludersi e, di conseguenza, chiudere l'era Zamparini a Palermo:

"Io so quanto vuoi, so che c'è un nuovo presidente che sta per perfezionare questo passaggio. Io ho delle perplessità mie e me le tengo perché seguo molto il Palermo e sono affezionato, non so cosa possa succedere. So però che il Palermo è retrocesso e so per una piazza come Palermo cosa significhi andare in Serie B, anche se erano già un po' preparati".

 

La politica dirigenziale del Palermo negli anni è cambiata in maniera drastica. Dopo anni di grandi direttori sportivi, Zamparini ha scelto di affidarsi al supporto degli ormai celebri consulenti dell'Est: 

"Mi trovo in grande difficoltà. Non conosco queste persone, però so che è gente di calcio, sono figure importanti nel calcio che gestiscono calciatori importanti in tutta Europa. Questo Palermo qui aveva dei giocatori importanti che non hanno reso e hanno fatto male; non posso giudicare quello che non ho toccato con mano. Quando sono tornato a Palermo ho parlato con Zamparini e basta, non mi ha mai parlato di altre cose. I giocatori proposti da me? Io ho fatto solo mercato in uscita, avevo detto che serviva un portiere d'esperienza, un centrocampista ed una punta. Ho perfezionato la cessione di Vazquez e poi stavo pensando a quella di Gonzalez in Russia, ma poi è stato sospeso tutto perché sono andato via".

 

Infine le sue considerazioni sul closing: come si aspetta che si concluderà la trattativa e cosa consiglia alla nuova proprietà?

"Io so che la società è stata venduta, mancano da perfezionare alcuni dettagli per rispettare i tempi delle banche e so che si dovrebbe fare a giorni. Un closing per una squadra come il Palermo è un discorso importante e si parla di cifre importanti. Sto guardando con una certa curiosità ciò che accade a Palermo. Come si affronta la Serie B? La nuova proprietà mi sembra che sia al di fuori del calcio e ne sappia poco, c'è un personaggio molto bravo a parlare ed a presentarsi, sa come prendere bene i palermitani. Adesso però servono i fatti. Palermo è ben vista da tutta l'Italia, credo che Baccaglini dovrà creare uno staff che sappia di calcio, perché se pensi che affrontare la B sia facile, diventa difficile. Bisogna che lui si metta in mano a professionisti e poi con una piazza così tutto diventa più facile".