Fiducia ed efficacia: è un nuovo Palermo

Fiducia ed efficacia: è un nuovo Palermo

Solo indicazioni positive. Certo, per “laurearsi” non basta vincere ad Oxford, tantomeno un'amichevole di inizio agosto.

Ma ieri, nell'ultimo test della preparazione estiva, il Palermo di Alessio Dionisi ha stupito: per applicazione, solidità, talvolta estro.

Si è palesata, nel 2-0 in terra inglese, gran parte del lavoro che dal 7 luglio scorso i rosanero stanno svolgendo agli ordini del nuovo tecnico. 

Sono emerse le idee: non è un dettaglio. 

La compattezza della fase difensiva (terza porta inviolata nelle ultime tre uscite) che coinvolge tutti i giocatori pur non sacrificando le trame di gioco dopo il recupero del pallone; le linee strette e i reparti corti, dunque aggressione, spesso efficace, e ripartenza. Ma soprattutto la consapevolezza: quando abbiamo il pallone sappiamo – finalmente sappiamo – cosa farne.

Concetti, ancora da sgrezzare, che sembrano aver risvegliato anche quegli animi che nei mesi precedenti si erano irrimediabilmente assopiti. 

E invece il rimedio c'è. 

Perché se è vero che, a livello individuale, in una stagione storta sono tante le responsabilità del singolo, è altrettanto evidente la corresponsabilità di chi il singolo lo gestisce. Del resto, lo stesso Dionisi ne ha fatto un manifesto proprio in sede di presentazione, quando nella prima conferenza stampa, parlando del possibile modulo di gioco, ha risposto forte e chiaro che i calciatori vanno innanzitutto messi a proprio agio, che i moduli, la tattica, le idee non possono prescindere dall'efficacia.

Così riscopriamo un Dario Saric che si era perso a tal punto da dover salutare Palermo dopo appena un anno dal grande entusiasmo suscitato dall'acquisto del suo cartellino; rivediamo sprazzi di un Insigne dimenticato, nell'ultima stagione stritolato sì da se stesso, ma non solo e forse non in primo luogo; apprezziamo un Nedelcearu, con la fascia al braccio, preciso e attento nelle pur non irresistibili sortite offensive degli inglesi; godiamo di un Claudio Gomes che oggi può interpretare il suo ruolo e non quello di un altro.

Fiducia ed efficacia: vale per i giocatori citati, vale per tutti gli altri.

Aspetti da migliorare? Tanti. Individuali e di concerto. Ma il binario su cui tra qualche giorno poggeranno le rotaie rosanero sembra davvero quello giusto.