Debiti pagati, i conti tornano. Si allontana il fallimento

I fatti di oggi sul Palermo dai titoli dei maggiori quotidiani

Debiti pagati, i conti tornano. Si allontana il fallimento

«Debiti pagati e trend invertito. E ora al Palermo i conti tornano». Questo il titolo del Giornale di Sicilia a pagina 36. In occhiello: «Chiarito l’aspetto civile, ombre sotto il profilo penale».

In descrizione: «L’istanza di fallimento viene “smontata” dai tre periti nominati dal tribunale civile; i creditori non hanno mai chiesto di essere pagati subito, ridimensionato il deficit».

In taglio basso, le parole del nuovo ds rosanero, Aladino Valoti: «Squadra competitiva, abbiamo l’obbligo di credere nella A». In occhiello: «Il nuovo ds non vuole sentire parlare di playoff: Tedino ha le idee chiare. Torna Bordon, responsabile dei preparatori atletici».

A pagina 37, in taglio alto: «Il valzer sul valore dei giocatori: 40 milioni in più rispetto a Colaci». In occhiello: «Tre versione e una sola certezza: la rosa vale più del doppio della prima stima».


 

«Il Palermo è senza pace». Titola così il Corriere dello Sport a pagina 25. In occhiello: «Nel giorno in cui si insedia il nuovo ds Valoti (Un’emozione tornare in questa città, faremo bene insieme), arriva un’altra cattiva notizia». In descrizione: «Brutto infortunio per Rajkovic: frattura della base tibiale del ginocchio destro. Fuori un mese».

In spalla: «Codice etico e fallimento più lontano».

 

«Nestorovski più La Gumina, il Palermo può riprovarci». Il titolo della Gazzetta dello Sport in apertura delle pagine dedicate alla Sicilia. In descrizione: «Con l’Ascoli è andata bene la prima volta della coppia dall’inizio. Pure a Parma Tedino pensa di affidarsi ai due attaccanti prima ritenuti solo alternativi tra di loro».

In taglio basso, ecco Valoti: «Obiettivo promozione diretta».

In descrizione: «E’ tornato in rosanero sedici anni dopo la sua avventura da giocatore: Grazie a Zamparini, mi voleva già la scorsa estate».

In spalla, l’analisi di Ignazio Arcoleo: «Bravo Tedino, ma ora serve la gra perfetta».