Al termine della partita persa per 4 a 0 contro la
Juventus, l'allenatore del Palermo
Davide Ballardini, appena tornato sulla panchina dei rosanero, ai microfoni di Sky sport, ha commentato il risultato e la prestazione dei suoi: "
Siamo rimasti in partita fino al 70'. Siamo venuti a Torino e siamo rimasti ordinati in campo fino a quel momento, riuscendo anche a creare più di un problema alla Juventus, una squadra che in casa non concede nulla a nessuno."
Che squadra ha ritrovato dopo l'addio? "Ho trovato la squadra che avevo lasciato, e con questo intendo dire che ci sono giocatori molto seri, che soffrono molto questa situazione. Oggi la situazione è molto più complicata di prima.
Situazione complicata - Oggi, la situazione è peggiorata rispetto a quando sono andato via. Allora il Palermo si trovava in una situazione migliore. I lati positivi sono la serietà, la voglia e il dispiacere che hanno questi ragazzi. Dobbiamo ripartire da qui.
Salvezza - "Credo che abbiamo le qualità umane e tecniche per essere competitivi e salvarci. Io ho delle idee di gioco che prevedono l'inserimento in campo di giocatori di qualità a centrocampo, in difesa e attacco, ma oggi non era la partita adatta.
Paura di retrocedere -
"Certo, è innegabile, in una situazione simile, oltre al dispiacere, c'è anche paura. Bisogna saper convivere con questo e fare prestazioni straordinarie, perché servono prestazioni straordinarie per uscire da questi momenti.
I rapporti con i giocatori si sono ricomposti? "Voi giornalisti ricordate solo quello che vi conviene ricordare. Da Martedì sono tornato, e da allora mi viene fatta continuamente questa domanda. Non conta nulla quello che è successo prima, è stato risolto.
Quello che conta è quello che succederà da ora in avanti, nonostante la situazione complicatissima.
Sono stato accusato persino di non aver esultato al gol di Verona, se voi mi conoscete sapete che in partita non lo faccio mai, lo faccio solo dopo."