Cremonese - Palermo 2-2, le pagelle: quanta amarezza! Altra rimonta per 5 minuti di follia

Cremonese - Palermo 2-2, le pagelle: quanta amarezza! Altra rimonta per 5 minuti di follia
di Andrea Bosco
Le ultime vittoriose uscite del Palermo avevano un po' diradato le nubi delle tante, troppe, rimonte subite da situazione di estremo vantaggio; la sfida con la Cremonese ha risvegliato spettri già noti, con i classici minuti di black-out totale uniti ad errori individuali, che in questo caso rischiano di pesare non poco sull'economia della stagione rosanero. Di seguito le pagelle:
PIGLIACELLI 6-  - Che la gara sarebbe stata complicata per lui lo si è potuto intuire già dal primo minuto, quando Coda arriva alla conclusione (con fallo di mano poi segnalato) ed è già chiamato a scaldare i guanti. La Cremonese tiene in apprensione la difesa rosanero per diversi tratti di partita, con traversoni velenosi e la rapidità degli esterni. Gioca il solito migliaio di palloni, e mette una pezza quando può. Nel primo gol potrebbe fare meglio sulla conclusione di Coda, che comunque non era semplice da gestire.
DIAKITÉ 7.5 - Non sarà sempre stilisticamente elegante, ma lo strapotere fisico che mette in campo è devastante. Contiene Johnsen con decisione, sgroppa come uno stallone sulla fascia e si inserisce spesso con tempi e idee giusti. Con un'azione travolgente ottiene la punizione da cui poi nasce il rigore del vantaggio, è micidiale nel taglio e nel pallone arretrato del raddoppio e in generale la sua presenza è preziosa in entrambe le fasi
NEDELCEARU 6 - È migliorato in impostazione, molto più ordinato in fase difensiva, nonostante ogni tanto si perda nella confusione generale in cui cade l'intero reparto. Concede forse troppo spazio a Pickel nell'1-2
CECCARONI 6 - Come al solito è bello da vedere, efficace nel gioco aereo, pulito nelle uscite. Gioca un primo tempo di qualità difensiva, nonostante gli avversari diano sempre la dimostrazione di poter trovare uno spazio per pungere. Nel secondo tempo cala un po' di intensità, ma alla lunga alla Cremonese davanti sembra non averne più
AURELIO 5 - La Cremonese è l'incubo dei terzini mancini del Palermo. All'andata era stato Lund a trovare numerose difficoltà, oggi il protagonista in negativo è l'ex Pontedera. Peccato perché fino all'episodio incriminato non gioca una partita malvagia, anche se Zanimacchia gli fa sudare 7 camicie, ma l'ingenuità colossale nel 2-2 di Coda è quasi imperdonabile. Scelta ed esecuzione sbagliate, e contro uno come il 90 della Cremonese non ti puoi permettere leggerezze simili.
GOMES 6.5 - Il francese sta salendo di livello, settimana dopo settimana. Come elemento di equilibrio e sostenza in mezzo al campo è ormai insostituibile, ma non si limita a questo: presenza in entrambe le fasi, personalità da vendere, mai in confusione col pallone tra i piedi. Il filtrante per Diakité nel raddoppio è un gioiello. Nel pari della Cremonese purtroppo libera male l'area di rigore, con un colpo di testa che permette agli avversari di restare in zona pericolosa.
RANOCCHIA 7 - Ormai non è più una sorpresa, ma 4 gol consecutivi in 5 gare con il Palermo sono veramente numeri impressionanti. Forse la sua rete meno complessa, ma ha sempre la capacità di trovarsi nella posizione giusta per colpire. Impiega qualche minuto a prendere le misure, poi inizia la consueta gara di qualità e quantità, mentre l'intesa con Brunori cresce sempre più. Sua la punizione da cui nasce il rigore del vantaggio. Esce, ammonito, in un momento in cui forse la sua incisività avrebbe potuto fornire qualche soluzione in più alla squadra.
SEGRE 6 - Non fa mai mancare il suo apporto, e anche oggi va vicino alla rete, negatagli da Jungdal dopo la solita incornata alla Segre. In uno dei suoi celebri inserimenti si va a guadagnare il rigore dello 0-1, poi regala una prestazione di sacrificio, anche se progressivamente è sempre meno nel vivo del gioco offensivo del Palermo. Non ci si può aspettare che rubi sempre la scena, e comunque resta una presenza fondamentale la sua
DI MARIANO 6+ - Ha ormai abbandonato qualsiasi iniziativa che lo possa portare a concludere verso la porta, ma è molto più utile così. Nel primo tempo tenta sempre di arrivare sul fondo per qualche traversone pericoloso, ma non ha la stessa fortuna delle ultime partite. In compenso il suo lavoro di ripiegamento difensivo è da applausi, dando sempre supporto ai compagni e correndo senza sosta da una fase all'altra. Ingenuo in quel fallo che gli costa l'ammonizione, ora entra in diffida
DI FRANCESCO 6 - Non riesce ad incidere come ha dimostrato di saper fare, anche se quando ha il pallone tra i piedi cerca sempre una giocata intelligente. È il primo a ripartire come una scheggia nei capovolgimenti di fronte e i suoi scatti non fanno mai dormire sonni tranquilli agli avversari. Gli manca un po' di concretezza, il tempo giusto per la giocata vincente
BRUNORI 7 - Partiamo da un presupposto fondamentale: un pallone come quello sul dischetto pesa 70 tonnellate, e lui lo trasforma con freddezza. Nel primo tempo è indiavolato, in un acceso duello con Ravanelli, e un paio di volte trova delle ottime giocate di sfondamento sulla fascia. Sempre efficace nel possesso, instancabile nella corsa, la sua presenza in attacco è un faro per i compagni e una spina nel fianco per la difesa avversaria. Cala un po' nel secondo tempo insieme al resto della squadra, ma l'impressione è che Mancuso e Soleri, insieme, non raggiungano il suo livello
SUBENTRATI
INSIGNE 6 - Non entra malissimo in partita, e va subito alla conclusione, deviata in corner. La sua giocata è classica ormai: riceve sulla destra, si accentra e cerca il taglio di un compagno col mancino. A volte i suoi lanci sono fuori misura, in altre situazioni trova l'inserimento di qualcuno, senza fortuna. Prova sempre ad accendersi, ma è da tempo che non riesce ad essere determinante
MANCUSO 5.5 - Lo vediamo all'opera in una sola occasione, quasi a tempo scaduto, quando, ritardando forse lo scarico su Soleri, conclude sul primo palo trovando l'opposizione di Jungdal. Per il resto il suo ingresso non aggiunge nulla alla fase offensiva del Palermo.
SOLERI 5.5 - Discorso simile a quello di Mancuso. Nessuno dei compagni riesce ad innescarlo come capitato in altre partite, e non tocca un pallone pulito. Va detto che lui non fa molto mettersi in mostra
COULIBALY 6 - Il suo ingresso nel secondo tempo non è più una novità, anche se stavolta, vista la situazione che vede il Palermo alla caccia della rete, è meno in risalto del solito. Garantisce centimetri e fisicità in un momento della gara di forte stanchezza per entrambe le squadre, ma è praticamente inesistente in area di rigore avversaria
CHAKA TRAORÉ 6 - Stavolta Corini gli concede più dei 2 minuti di sabato scorso e gli va riconosciuta una buona personalità nel cercare sempre di prendersi il pallone per trovare una giocata decisiva. Alterna guizzi interessanti a scelte meno brillanti, comprensibile per un talento ancora acerbo. Nel finale va a pochi centimetri da un gol che avrebbe fatto crollare il settore ospiti e i salotti dei tifosi a casa, ma la sua combinazione di dribbling e destro violento resterà purtroppo solo una grande occasione sfumata.